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Regione Puglia, guerra agli assenteisti. Più controlli da oggi sui dipendenti

Verifiche elettroniche solo su 200 impiegati su 3mila. Pronto l’appalto per fornire di «smart card» i lavoratori.

 

Si chiama sistema automatico di rilevazione del­le presenze. Tradotto: se sei in ufficio e per quanto tempo la­vori, lo attesterà la smart card che ciascun dipendente dovrà strisciare nell’apposita macchi­netta, all’entrata e all’uscita. Tempo qualche mese e il siste­ma sarà applicato a tutti i tre­mila dipendenti regionali. Nul­la di nuovo rispetto a tanti al­tri enti pubblici e aziende pri­vate. La novità consiste nel fat­to che il dispositivo, applicato ora solo ai circa 200 dipenden­ti che lavorano nel palazzo del Consiglio regionale, sarà este­so a tutti gli altri dipendenti entro il primo semestre del 2010.
L’indispensabile, per proce­dere, c’è. Ovvero: le risorse ne­cessarie (circa 900mila euro stanziati) e il bando di gara per l’allestimento dell’intero apparato (pubblicato in questi giorni sul Bollettino ufficiale). «Entro la fine dell’anno – pro­nostica Pasquale Chieco, diret­tore dell’area Organizzazione ­potremo firmare il contratto con l’azienda vincitrice dell’ap­palto. Poi, nel giro di tre o quattro mesi, il sistema sarà applicato per andare a regime nelle settimane successive». Una cura anti-assenteismo? «Sì – replica l’assessore al Per­sonale Guglielmo Minervini ­ma non solo. È certo una misu­ra per contrastare assenze in­giustificate, sebbene il tasso pugliese non sia superiore alla media. Con il nuovo sistema contiamo di migliorare in ge­nerale l’efficienza della mac­china amministrativa». La de­cisione deriva tuttavia dalla ne­cessità di rispettare una nor­ma di legge. La Finanziaria 2008 ha introdotto l’obbligo della rilevazione automatica dell’orario ai fini della retribu­zione del lavoro straordinario.
La decisione ha un prece­dente storico, abbastanza data­to. A metà anni Novanta il si­stema (seppure non sulla tota­lità dei dipendenti) fu applica­to per volere dell’allora asses­sore Francesco Adduci. Quan­do le macchine si deterioraro­no, però, non furono mai sosti­tuite. Si trattava, all’epoca, di un metodo abbastanza grezzo di reperire le informazioni. Gli apparati si limitavano a regi­strare l’ingresso e l’uscita. Il nuovo sistema, stando al disciplinare che accompagna il bando di gara, è ben più complesso. Il software sarà in grado di svolgere una serie di funzioni: rilevare l’ingresso e l’uscita è solo la più semplice. L’apparato (che segnala ogni anomalia al computer del diri­gente da cui il lavoratore di­pende) sarà in grando anche di tenere conto dei margini di flessibilità (in ingresso e usci­ta) consentiti dal contratto di lavoro. Non solo. Il sistema è in grado di registrare l’allonta­namento dall’ufficio e i relati­vi motivi, le missioni in altre sedi regionali (con la conse­guente aspettativa dell’uso del­la smart card nell’ufficio di de­stinazione), persino di regi­strare l’assenza per malattia. In questo caso, il lavoratore do­vrà fornire l’indicazione al tele­fono, una voce pre-registrata consentirà di trasferire le infor­mazioni al cervellone elettroni­co. E da questo all’ufficio che si occupa di disporre la visita fiscale.
Se, viceversa, l’appara­to dovesse constatare che si tratti di un’assenza ingiustifi­cata, ad essere informato sarà il dirigente. Tutto questo con­sentirà un risparmio di tem­po, di carta e di lavoro ai diri­genti. La smart card, infine, po­trà essere utilizzata per caricar­vi altre informazioni. Compre­se quelle sui buoni pasto. La carta potrà essere usata a scala­re presentandola nei negozi convenzionati. Finora la card per registrare ingresso e uscita è usata solo nel Palazzo del consiglio regio­nale. Le altre 150 sedi della Re­gione (disseminate sul territo­rio pugliese) ne sono rimaste prive anche a causa della com­plessità di un apparato che consentisse una gestione uni­taria. Ora i problemi sono ri­solti, col 2010 vita nuova.
Francesco Strippoli