Valorizzare le produzioni artigianali locali, sia artistiche che tradizionali; promuovere sinergie tra artigianato, beni culturali e turismo. A questo duplice scopo mira il progetto "Artigianato di qualità: la tradizione al servizio dello sviluppo", il cui rapporto è stato presentato nella Sala Azzurra della Camera di Commercio di Foggia. Un progetto nato per costituire un centro operativo capace di offrire una serie di servizi di promozione e tutela delle specificità artigianali locali. Il primo rapporto fornisce l’analisi quantitativa dei dati finora pervenuti dalle imprese artigiane che hanno collaborato all’elaborazione del Repertorio dell’Artigianato Artistico e Tradizionale e da quelli forniti dai Comuni e dalle Pro loco. Dalla prima analisi emerge che il 47,10% delle imprese non ha dipendenti; il 20% ne ha uno solo; il 30,57% dichiara di avere tra i 2 e gli 8 dipendenti, mentre solo l’1% ne ha più di 10. L’87% delle imprese, inoltre, svolge la propria attività in una bottega o di un laboratorio artigianale. Per quel che riguarda la tipologia produttiva, solo il 3% si affida alla lavorazione meccanica e sono tutte imprese del settore dei prodotti alimentari da forno. Il 66,94% ha una lavorazione prevalentemente manuale. Il resto si affida solo in parte alle macchine per la lavorazione del legno, del ferro e dei tessuti. Ultimo dato che emerge dal rapporto è la suddivisione territoriale. Sul Gargano si producono ceramiche, ricami, cesti ed oggettistica sacra. La lavorazione del ferro e del legno è maggiormente presente nella zona del Subappennino, mentre la zona del tavoliere si orienta su produzioni artistiche pittoriche e lavori sartoriali. Su tutto il territorio di Capitanata, invece, è equamente distribuita la produzione di prodotti alimentari tradizionale. Nel corso dell’incontro è stata anche presentata la pubblicazione "Arte e Tradizione – Materiali per un artigianato artistico tradizionale in Capitanata", edita dalla stessa Camera di Commercio e a cura di Claudio Grenzi.