Di Carlo denuncia lo strano caso della lottizzazione della Necropoli di S. Nicola. “La Classe politica è inadeguata”. L’assessore all’Urbanistica del comune di Vieste, Angelo De Vita lo smentisce “lì sorgerà un parco museale e non certo case”. Michele Eugenio Di Carlo, docente ed esponente viestano del PD, è una delle voci politiche più attente alla tutela del paesaggio e del patrimonio artistico e culturale garganico. Mercoledì alla prima uscita dell’associazione Gargano Europa, il professore viestano ha letto un intervento sulla lottizzazione della Necropoli di San Nicola, che presenterà anche all’assessora Barbanente. “Come è stato possibile adottarvi una lottizzazione?” ha chiesto Di Carlo alla platea di addetti al lavori
presenti all’Hotel Falcone. Le sue sollecitazioni e la sua denuncia hanno scatenato delle reazioni violente da parte della classe politica. L’assessore Angelo De Vita ha precisato che “in quell’area sorgerà il parco museale e archeologico e non certo case”. Lo stesso ha voluto puntualizzare l’architetto Forte. “Quell’area lì è regolata dalla Sovrintendenza archeologica che con decreto l’ha delimitata. L’area di rispetto misura 3mila metri. Gli ambientalisti alle volte sono un po’ eccessivi nel dettare i limiti. Tuttavia gli eccessi ambientalisti di Di Carlo hanno permesso alcuni salvataggi importanti, benché temporanei. Come rileva l’Attacco: “tanti interventi sono stati per iniziative personali. E’ evidente che la classe politica è inadeguata. Lo abbiamo visto a Monte. In un momento in cui doveva dimostrare unità, c’è stata divisione su una questione culturale. Ci si chiedeva se sarebbe stata capace di reagire e tre giorni dopo otteniamo la variante che va a deturpare uno dei luoghi di maggior interesse paesaggistico del paese”. Anche Lazzaro Santoro laureato in architettura e attivista ambientalista crede nella necessità di preservare il paesaggio Credo che le associazioni non abbiano colore politico dichiara e aggiunge facendo una riflessione più ampia: “Ci sono dei manufatti posti sotto sequestro per i quali è dovuto intervenire il CircoMare Il centro storico in inverno è disabitato, è vissuto d’estate solo dai turisti, per lo più foggiani che hanno acquistato la seconda casa. I viestani invece si sono trasferiti nelle zone nuove L’estate il paese è un bazar, ma adesso resta un centro storico non vivo il che comporta problemi per la popolazione residente”. Vieste e forse diventata una mega struttura turistica un villaggio vacanze un non luogo? “Vieste e già un villaggio turistico. Via Mafrolla e spopolata ci sono pochissime famiglie di Vieste. Le case del centro storico contribuiscono alla ricchezza agenti ti immobiliari.”
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