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Controversie urbanistiche: Puglia prima regione per i ricorsi al Tar

L’assessore regionale Barbanente: “Il Piano casa pericoloso per il Sud”

La Puglia è stata la prima regione meridionale ad approvare il Piano Casa. Via libera all’unanimità del Consiglio Regionale il 24 luglio scorso al disegno di legge per la Puglia, che permetterà di demolire, ricostruire o edificare gli immobili. Legge regionale al centro del seminario organizzato dalla Scuola superiore della Pubblica amministrazione locale (Sspal) per evidenziarne gli aspetti procedurali e le criticità.

Un Piano che ha come obiettivi la semplificazione e la tempestività degli interventi a sostegno di un settore molto importante per il Sud, e miglioramento delle città e del territorio. Curioso il dato emerso dall’intervento del consigliere del Tar Campania, Buonauro: le controversie riguardanti il settore edilizio rappresentano il 24,73% e la Puglia è al primo posto sotto il profilo paesaggistico.

Un sintomo di malessere che si materializza con l’ abusivismo. “Il fatto che la Puglia sia stata la prima regione ad approvare il disegno legge, seguita dalla Basilicata – ha detto l’assessore pugliese all’Urbanistica Angela Barbanente – dimostra la vivacità della regione, atipica al Sud sotto molti punti di vista.

E anche la Regione, è stata equilibrata e responsabile, all’altezza di un’approvazione tempestiva. La velocità, la tempestività il miglioramento delle Pa sono la chiave per uscire dalla crisi”. Barbanente considera questa legge “pericolosa per il Sud che ha una straordinaria tendenza alla deroga a differenza delle regioni settentrionali. Semplificazione e tempestività in questa legge trovano una più chiara, ma più difficile integrazione.

Questa legge non può sopperire all’incapacità di gestire la risorsa urbana. Le crisi economiche sono momenti in cui si ristruttura il sistema produttivo, bisogna studiare quello regionale e spingerlo verso l’edilizia sostenibile. Rendere le nostre città attrattive anche dal punto di vista dell’edilizia, dell’architettura significa promuovere lo sviluppo.

Se non riusciremo a colmare il gap nazionale oltre che pugliese – conclude l’assessore – rischiamo non solo di perdere il treno, ma di essere letteralmente colonizzati dai Paesi nord europei molto più avanti di noi”.