Il presidente annuncia la candidatura: «Sto con i soggetti sociali: i precari, i bambini e chi vuole la legalità».
Nichi rompe gli indugi e annuncia che sarà candidato alle Regionali di marzo. Con chi, con quale alleanza? Mentre anche nel Pd ci si interroga sulla necessità di insistere sulla candidatura del presidente uscente, ecco che Vendola gioca di contropiede e mette sul tavolo la sua candidatura. Ormai è ufficiale: il governatore si ricandida per un nuovo mandato alla testa della Regione Puglia. «Mi candido – ha detto – per conto del Pdl, popolo della legalità, del Pdp, popolo della precarietà, e del Pdb, Popolo dei bambini. E di tutti quei soggetti sociali che sono il mio partito». Quasi una sottolineatura contro i partiti del centrosinistra (è il caso di IdV) che si stanno smarcando. Infatti l’Italia dei Valori pugliese non farà parte di una coalizione capeggiata da Nichi Vendola alle regionali di marzo e al centrosinistra e pone due possibilità: o Vendola si ritira dalla corsa alla presidenza oppure l’Idv vi parteciperà con una propria lista e un proprio candidato, che sarebbe il coordinatore regionale del partito, Pierfelice Zazzera (o in alternativa lo stesso Antonio Di Pietro).
UDC E PDL – Mentre il centrosinistra è alle prese con i suoi problemi, Fitto sta tessendo la teala di un’alleanza con Casini. «Con l’Udc ci possono essere in Puglia buone chances per costruire un percorso di collaborazione», ha detto il ministro dei Rapporti con le Regioni. Ieri Fitto ha incontrato Casini, avviando un confronto che ha giudicato positivamente. «Ottimista rispetto all’accordo? Io penso – ha detto Fitto – che con l’Udc abbiamo degli elementi possibili sui quali lavorare, il primo elemento è quello di un giudizio di netta discontinuità rispetto a questi cinque anni guidati in Puglia dalla giunta di centrosinistra. Su questo penso che ci si possa tranquillamente ritrovare. Se questo tema può essere il terreno del confronto sul quale costruire una collaborazione, se su questo tema ci ritroviamo, io penso che ci possano essere le condizioni per poter individuare un percorso di collaborazione».