‘Sono stupito ed addolorato che si costruisca uno scenario di scontro personale tra Vendola e me quando, invece, sono stato chiamato per affrontare una situazione estremamente difficile creata da Vendola’. Così Massimo D’Alema, alla vigilia della direzione pugliese del Pd, al quale domani parteciperà, nega una guerra personale al governatore pugliese, senza nascondere però i problemi legati alla sua ricandidatura alla Regione Puglia. Il presidente della Fondazione Italianieuropei, pur ribadendo la sua stima al governatore, evidenzierà domani, a quando si apprende da fonti a lui vicine, i problemi politici della sua candidatura con l’intento non di fare la guerra a Vendola ma di cercare di dipanare una situazione che con il passare dei giorni si fa via via più complessa. Dopo l’auto-candidatura di Vendola, infatti, il Pd aveva promosso un tavolo allargato alle forze della coalizione e ad altre forze, come l’Udc, per cercare di costruire l’alleanza ma il tavolo è stato disertato da Idv e Udc a riprova che Vendola non è riuscito a riunire intorno a sè nè tutte le forze di maggioranza nè nuove forze come l’Udc.