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Peschici/ Debiti la guerra dei numeri per il PD sono fuori controllo

”Situazione gravissima. Il sindaco Vecera: totale scollamento fra i due settori”.

 

La “guerra sui numeri”. Debiti fuori controllo per il partito democratico di Peschici quelli riportati nel bilancio presentato dal sindaco, Domenico Vecera, nel corso del consiglio comunale.”La gravissima situazione finanziaria delle casse comunali ha scatenato una sorta di guerra “tutti contro tutti” fra amministrazione e uffici interessati. Sconcertano – per gli esponenti del Pd – le parole del primo cittadino, il quale riconosce il totale scollamento fra i vari settori della pubblica amministrazione e l’amministrazione comunale. Scollamento che ha determinato il mancato controllo delle spese e; di conseguenza, uno spreco di denaro pubblico che, in questo momento di difficile situazione economica, poteva e doveva essere destinato ad affrontare l’emergenza economica che abbiamo di fronte”.
Il Partito democratico si dice molto preoccupato e, nello stesso tempo esprime tanta perplessità, per il “poco edificante balletto delle responsabilità fra i tecnici e i politici ai quali va imputata questa situazione che, logicamente, pone inquietanti interrogativi su come venga gestita la cosa pubblica a Peschici”. Ancora più preoccupante, a parere degli esponenti del partito democratico, l’atteggiamento del sindaco che ha “consigliato” il responsabile del servizio economico-finanziario di dare parere favorevole alla delibera. Un fatto grave, di indebita interferenza dell’autonomia di chi esercita un ruolo importante di controllo. La nota del Pd si chiude con la richiesta agli amministratori di fare, al più presto, chiarezza sulla situazione che è stata riconosciuta come molto grave; inoltre, che, in tempi brevi, vengano resi noti i responsabili di questo sperpero di denaro dei cittadini peschiciani. Il punto riguardante la situazione finanziaria è stato al centro di un confronto, a volte anche molto acceso, tra maggioranza e minoranze. I cosiddetti debiti fuori bilancio, i cui importi da riconoscere, portati all’esame e alla votazione del Consiglio, hanno suscitato perplessità e stupore da parte dell’opposizione, in particolare l’importo di 156mila euro, su cui, la stessa maggioranza, ha dovuto alla fine riconsiderare riconoscendo alcuni errori contabili e di valutazione, e riducendolo a circa 100mila euro. Per la minoranza, però, il tutto era ancora da chiarire e, pertanto, da ridiscutere.
Francesco Mastropaolo