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Caso-La Fiorita, Fitto: dai Pm di Bari 8 anni di caccia all’uomo

"Mi sembra di capire che è evidente che dal 2001 ad oggi siamo in presenza di tre pubblici ministeri, prima erano quattro, che hanno messo in campo una caccia all’uomo".  Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto, parlando con i giornalisti davanti alla sede della Procura della Repubblica di Bari, dove è in corso l’udienza preliminare del processo ‘La Fiorità nel quale l’esponente di governo è accusato di corruzione e illecito finanziamento ai partiti in riferimento a fatti che sarebbero accaduti durante il suo mandato di presidente della Regione Puglia.

"Io non sono chiamato fuori da questo procedimento e ho partecipato regolarmente e diligentemente alle udienze preliminari. Attenderò in modo sereno le valutazioni da parte del giudice. Oggi – ha proseguito Fitto- penso di aver avuto la conferma di quello che è un disegno, non di un processo teso a individuare le responsabilità ma teso all’idea che si possa ipotizzare un percorso concentrato su una persona e che quindi tutto ciò che si trova sulla strada deve essere calpestato per arrivare a quel risultato".

Secondo Fitto bisogna "prendere atto del fatto che siamo di fronte a un’idea precisa: il processo che si vuole attivare nei mei confronti ha un’obiettivo, quello comunque di costruirlo e cucirlo addosso a una persona, a prescindere da fatti, prove e circostanze".

"Faccio i miei complimenti -ha sottolineato Fitto- alla Procura della Repubblica di Bari per la gran mole di mezzi messi a disposizione e, a completamento di tutta questa fase – ha proseguito – sarà mia cura comprendere quali sono magari tutti i costi che accompagnano queste grandi mobilitazioni e queste organizzazioni mai viste in precedenza in una udienza preliminare".