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Ancora nulla di fatto alla Comunità Montana del Gargano

Il resoconto del Consiglio di oggi.

 

Si è consumata l’ennesima pagina negativa sul rapporto tra istituzioni e struttura tecnico-amministrativa nel Consiglio del 10 dicembre alla Comunità Montana del Gargano. Il Presidente dell’ente dott. Nicola Pinto esordisce con una comunicazione ai consiglieri, facendo presente a tutti dell’ennesimo tentativo di boicottaggio messo in atto del Segretario Ugo Galli nei confronti della politica dell’ente. il Segretario, che dovrebbe affiancare il Presidente nel regolare svolgimento dei suoi ruoli, ha fatto letteralmente saltare due sedute di consiglio per cavilli tecnici, impedendo gli adempimenti e l’adeguamento dello statuto come previsto dalla legge Regionale. Addirittura il segretario ha impedito al presidente l’utilizzo della carta intestata per comunicazioni istituzionali, motivando che Nicola Pinto è in fase di prorogatio e non può usare carta intestata. La seduta è stata incandescente, in effetti gli interventi dei consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, hanno “condannato” l’atteggiamento del dipendente. – Stiamo aspettando che il TAR si pronunci sul ricorso presentato per accedere agli atti- ha sostenuto Pinto, dopodichè percorreremo tutte le strade possibili per far venire alla luce tutti gli abusi e soprusi dei dipendenti che ormai hanno dichiarato guerra alla politica che voleva un ente vitale e funzionale al territorio. Ovvio che il prezzo da pagare da parte dei dipendenti sarebbe stato quello di piegare la testa e lavorare, rinunciando a tutti i privilegi di cui godono oggi. Gli stacanovisti del riposo li ha ribattezzati il prof. Peppino Maratea.
Il TAR si pronuncerà a giorni e molto probabilmente in maniera favorevole ai due amministratori dell’ente che per due anni hanno passato le pene dell’inferno per poi essere assolti con formula piena. La richiesta è di accedere a tutti gli atti posseduti dalla Comunità Montana in merito al progetto WDCNET. Potrebbero uscire novità da quei documenti, uno su tanti ad esempio chi usava l’auto dell’ente (acquistata all’insaputa di tutti) per andare a Giulianova nelle Marche e a che fare… Giulianova ricordiamo, è il paese dell’accusatore Gino Verrocchi. Da qui potrebbero nascere nuovi scenari e magari le cose potrebbero capovolgersi a favore dei due amministratori ed ovviamente a sfavore del Segretario Galli e dell’ ing. Verrocchi… Ma di questo ne parleremo più in la. E’ inconcepibile pensare che il presidente non possa avere a disposizione i documenti dell’ente da egli stesso presieduto. Eppure sul Gargano succede anche questo. Un altro abuso venuto alla luce proprio nella seduta del consiglio è il cambio della serratura agli uffici del GAL Gargano che ha sede nella struttura della CMG. Si pensi che Galli ha cambiato le serrature e non ha permesso l’accesso ai dipendenti del GAL. Non si è capito bene, ma Galli sostiene che l’artefice sia proprio il presidente del Gal, Nicola Abatantuono. Lo stesso Abatantuono delegato dalla giunta a rappresentare la CMG nel cda del Gal.. Da qui partono le critiche da parte di maggioranza e minoranza sull’atteggiamento  del presidente del Gal e sulle mancate comunicazioni. E’ da giugno che ormai la chiave della serratura degli uffici del Gal è posseduta soltanto da Ugo Galli. Ma la comunità montana, socio di maggioranza del Gal, era tenuta all’oscuro di tutto. Abatantuono e Galli si rimbalzano le colpe, ma si ha l’impressione che ci sia combutta tra i due. Comunque, su proposta di Vincenzo Totaro (UDC) dell’ opposizione e di Nicola Pinto, c’è stata una mozione d’ordine votata all’unanimità per far restare il Gal nei locali della CMG per questa programmazione ormai al termine e per la prossima. Intanto si attendono sviluppi sulle nuove nomine e sul nuovo Consiglio dell’ente montano che non si è insediato nemmeno questa volta a causa della mancata nomina di tutti i 13 membri che costituiranno il nuovo organo rappresentativo. Si ha l’impressione che si vada per le lunghe anche perché in diversi comuni a marzo si rinnovano i consigli comunali e fino ad allora la situazione potrebbe restare ferma, con Pinto alla presidenza.
Invece Peppino Maratea nel suo intervento comunica a tutti che, dopo il successo dell’iniziativa pubblica tenuta a Vico (almeno 300 i presenti) per raccontare i retroscena della vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto, scenderà in altre piazze come Monte, Manfredonia, Vieste, Mattinata pubblicamente per raccontare i "Due anni di inferno, dall’arresto all’assoluzione: i fatti (e tutto quello che c’è stato dietro…)" come egli stesso ha voluto intitolare le sue itineranti iniziative. Da quanto si è capito l’unico a fare opposizione a Nicola Pinto è Ugo Galli, anche perché tutti gli ultimi atti sono passati sempre all’unanimità.
I prossimi saranno mesi caldi nei vari enti, nonostante le basse temperature invernali che attanagliano Monte Sant’Angelo, sede di molti enti sovracomunali.