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Sono sette i Capodogli spiaggiati sulla costa compresa tra Foce Varano e Capoiale

I giovani esemplari di cetaceo di dimensioni tra i dieci e quindici metri e del peso di oltre dodici tonnellate, ciascuno, si sono arenati per cause ancora da accertarsi, lungo un perimetro di circa tre chilometri. Evento, questo, mai verificatosi in precedenza sulle coste italiane ed a fronte del quale l’Assessore alle Risorse Ambientali della Provincia di Foggia, avv. Stefano Pecorella, di comune intesa con i sindaci di Cagnano Varano ed Ischitella, ha convocato nella giornata dell’11 dicembre, a poche ore dal rinvenimento dei cetacei, un tavolo tecnico per affrontare le prime necessità di una situazione che presentava dal primo momento già i profili di un’emergenza.
Presenti al tavolo i delegati del Ministero dell’Ambiente, i Comandanti delle Stazioni dei Carabinieri di Cagnano Varano ed Ischitella, il rappresentante dell’Ente Parco, i responsabili del Servizio Veterinario dell’Asl di Foggia, il responsabile nazionale del Centro Studi Cetacei, l’Istituto Zoo profilattico di Foggia, il comandante del Circondario Marittimo di Vieste, il Comandante della Polizia Provinciale, il Corpo Forestale dello Stato ed il responsabile regionale del  WWF.
Quello che è accaduto – spiega l’assessore Pecorella – è un fenomeno straordinario che ha determinato tutti al massimo senso di responsabilità per consentire ai tecnici (professori e ricercatori) di effettuare tutte quelle analisi per la ricerca delle ragioni dello spiaggiamento degli animali, ed al contempo agli enti di adottare tutte le misure immediate da porre in essere per tentare il salvataggio dei cetacei. Purtroppo, sin dal primo intervento sui luoghi si è constata l’impossibilità, per stessa ammissione della Capitaneria di Porto, di un intervento di salvataggio con qualsiasi mezzo navale per le avverse condizioni meteo-marine. Al contempo ci si è attivati per la ricerca di soluzioni legate allo spostamento dei cetacei in siti idonei nelle vicinanze, oltre che la richiesta di intervento da parte dei Ministeri per quanto di loro competenza. Allertata la Prefettura si è disposto l’aumento del personale delle Forze dell’Ordine per il controllo della circolazione sul tratto di strada che costeggia il perimetro dei ritrovamenti ed i necessari cordoni di sicurezza negli stessi luoghi dove si trovavano gli animali. Queste misure sono state adottate da subito per quella che già dalle prime ore tutti i tecnici sul posto hanno affrontato in termini di situazione eccezionale.
Purtroppo, continua Pecorella, nella giornata di oggi, 13 dicembre, si è dovuto constare il decesso anche dell’ultimo cetaceo. A tal riguardo, il Ministro dell’Ambiente On. Prestigiacomo, verificata l’impossibilità di ottenere tramite un protocollo scientifico e legale un farmaco che ponesse fine alle sofferenze degli animali spiaggiati, si è dichiarata contro l’utilizzo di soluzioni quale quella dell’uso di armi, per l’eutanasia dei cetacei, considerata l’estrema violenza del mezzo. Domani, conclude l’avv. Pecorella, 14 dicembre alle ore 9.00, su espressa richiesta, il Prefetto di Foggia ha convocato in Prefettura una riunione al fine di pianificare le procedure per la rimozione dei cetacei e la loro destinazione finale. Sarà cura della Provincia, rappresentare l’esigenza di salvaguardia di quanti più reperti scientifici, legati all’evento, compresa la conservazione degli scheletri dei cetacei che rappresenterebbero un’importante occasione di arricchimento della rete museale nazionale oltre che una risorsa didattica per le scolaresche di tutta la Provincia e, perché no, anche un’opportunità per il nascente museo del mare di Manfredonia”.