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Forse una bomba ha distrutto bar del centro a Peschici

Torna l’ombra del racket. Il locale chiuso nella stagione invernale. Il proprietario era fuori sede.

 

Una notte di terrore quella vissuta la notte scorsa a Peschici. Letteralmemte distrutto un bar, danneggiati altri due esercizi commerciali e un’abitazione.
Un fatto di una gravità unica, di cui si fa fatica a risalire ad episodi simili in una cittadina che, purtroppo, ha attraversato altre stagioni di un malessere largamente diffuso proprio a causa di fatti che hanno “macchiato” l’intera comunità, a causa di una malavita sempre più aggressiva ed esigente.
L’incendio della notte scorsa ha rotto quella che sembrava essere una pausa del terrore disseminato negli ultimi anni e che ha toccato il suo punto più alto il 27 luglio di due anni fa con i devastanti e drammatici incendi. Il proprietario, Luigi Nardelli, che ha acquistato l’esercizio commerciale poco meno di un anno fa – dice la madre – è letteralmente scosso per l’accaduto e non riesce a darsi una spiegazione per capire il perchè di un fatto tanto grave che, insieme al danno patrimoniale, il cui ammontare non è al momento quantificabile, certamente ingenti, approssimativamente di diverse decine di migliaia di euro, l’ha colpito anche nel morale.
Preso di mira già nelle scorse settimane quando gli sono state rubate due auto che erano custodite in un locale fuori dal centro abitato di Peschici.
La madre di Nardelli esclude che il figlio abbia ricevuto minacce o altre forme di pressione, come richieste di danaro.
Dunque, si infittisce sempre più il quadro investigativo e, per gli inquirenti, diventa un vero e proprio rompicapo trovare il bandolo della matassa.
In attesa di conoscere i risultati dei rilievi da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Vico del Gargano, i carabinieri non si sbilanciano più di tanto, non escludendo neppure la causa accidentale.
La notte scorsa le fiamme si sono sprigionate nel bar del corso, nel cuore di Peschici, a pochi metri ci sono la sede municipale e la villa comunale, una delle poche oasi di verde in un’immensa colata di cemento. E’trascorsa da appena quindici minuti l’una, quando un boato, ma su questo non ci sarebbe un riscontro, ha scosso gli abitanti della zona, che s’è subito resa conto di quanto stava accadendo. Le fiamme, che avevano già avvolto l’intero locale e che stavano raggiungendo anche l’abitazione del primo piano dello stabile dove c’era un’anziana che, fortunatamente, al di là del forte spavento, non ha subito danni.

Francesco Mastropaolo