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Calcio – Campionato di Promozione

Leonessa Altamura – Atletico Vieste 2 – 1

 

LEONESSA ALTAMURA: Campanelli, Clementini, Cena, Cacciapaglia, Favia, Cota, Zaza, Cimarrusti, Saracino, Cataldo, Tassielli. All. Riccardo Di Giovanni
ATLETICO VIESTE: Bua, Augelli Paolo, Caiafa, Sollitto (dal 20’ st Zoila), Stellato, Gemma, Augelli Rocco, Ducange, Gentile, Colella, Silvestri. A disposizione: Barbone, Pellegrino, Coda, Riontino, Stoppiello, Prencipe. All. Franco Cinque
ARBITRO: Francesco Fornaro di Taranto
RETI: nel pt al 20’ Colella (V), nel st al 2’ Saracino, al 89’ Tassielli

Partita dalle mille attese soprattutto per i padroni di casa che puntavano decisamente ai tre punti per non essere tagliati fuori dal giro promozione, Atletico Vieste temutissimo per il suo score (imbattuto da 31 partite) c’erano tutte le premesse per una gara spettacolo.
Avvio molto brillante dei garganici che riuscivano ad imbrigliare una Leonessa piuttosto imballata, sembrava il classico avvio stentato dei padroni di casa ed invece col passar dei minuti si è concretizzato il miglior gioco dei viestani.
Al 16′ Rocco Augelli intercettava un traversone di Gemma e lo indirizzava in rete, gioia strozzata dall’assistente del Sig. Fornaro di Taranto e gol annullato, davvero inutile ripetersi!
Al 20′ Angelo Colella partiva deciso da centrocampo e all’altezza dei 35 mt scagliava una vera saetta che si insaccava in rete, un eurogol in piena regola e con tanto di foto da cineteca.
Vieste che rischiava di dilagare paurosamente con Rocco Augelli che colpiva la traversa con un tiraccio rabbioso, poi altre azioni favorevoli ai garganici non sfruttate.
La Leonessa solo nel finale si scuoteva e rischiava di pareggiare ma un pò il portiere Bua e molto di più gli evanescenti attaccanti altamurani non riuscivano a violare la porta del Vieste.
Ripresa di tutt’altro tenore e tutt’altro scalpore, al 1′ la Leonessa si scuoteva un pò e puntava ad un’azione offensiva, l’attaccante biancorosso entrava in area e si imbatteva con Paolo Augelli, seguiva il fischio dell’arbitro che indicava il dischetto del rigore, inutile anche in questa occasione ripetersi!!!(rigore molto dubbio..per usare un eufemismo elegante).
Il Vieste diventava in quel momento antipatico ed irritante oltre il dovuto, si imprigionava da solo vittima delle sue antiche paure (persecuzioni arbitrali???), vittima della sua fragilità fisica e psicologica???, una condotta di gara che è piena di significati storici al limite di una pericolosa rassegnazione e di una evidente debolezza tipica di una squadra miscredente di se stessa in tutte le sue parti.
Inevitabile poi l’entrata in scena della malasorte, al 89′ Colella difendeva il pallone, su di lui veniva commesso un fallo di gioco plateale quanto evidente, l’arbitro era di avviso contrario ed assegnava agli ospiti quel calcio di punizione.
Da quel calcio di punizione partiva il pallone "avvelenato e pieno di odio" traiettoria beffarda con Tassielli che toccava la sfera e la depositava in rete, era il gol che poneva fine ad una partita mal gestita dai viestani nei secondi 45′ con tutte le attenuanti del caso.
Al triplice fischio finale si è "scatenato" l’isterismo tipico viestano frutto di una frustrazione evidente, meglio non riepilogare i mille torti arbitrali subiti, come pure diventa inutile dire che Maurizio Gentile è stato "blindato" ed "osteggiato" in tutti i 90′, ancor più inutile citare lo spettacolo "fisico" gratuito di Maurizio Favia ex Europa Grumese che non si è risparmiato nulla per farsi notare.
L’Atletico Vieste che ha giocato un primo tempo così brillante e con tanta autorevolezza non ha bisogno di lamentarsi in modo così "pietoso"..per dovere di cronaca i fatti vanno raccontati perchè sono realmente accaduti ma vanno esaminati in un altro contesto.
Dispiace constatare con una certa amarezza che è bastata l’assenza di Melchionda e l’infortunio di Francesco Sollitto che ha resistito stoicamente per più di 50′ a dimostrare che l’organico di questa squadra è ricco di gioventù ma povero, molto povero di cattiveria agonistica, per non parlare di Franco Cinque..umile asservitore della Società che sul mercato di dicembre proprio non ha potuto ricorrere!
                               Michele Mascia