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PER I CRISTIANI NON SARÀ UN NATALE DI FESTA

Le ACLI sulla morte del ragazzo extracomunitario nelle campagne del foggiano.

 

All’indomani del ritrovamento del corpo di un ragazzo nord africano in un piccolo casolare di Borgo Mezzanone, le ACLI di Capitanata intervengono per stigmatizzare l’accaduto e per chiedere alle Istituzioni pubbliche azioni che si integrino con quelle che le Associazioni e i movimenti del volontariato laico e cattolico svolgono sul territorio.
“ C’è da chiedersi,dichiara il Presidente provinciale delle ACLI di Foggia e Responsabile dell’Area Immigrazione della Presidenza nazionale delle ACLI, Antonio Russo, se ancora una volta sarà attribuito al fatalismo l’ennesimo caso di ordinaria miseria e di abbandono in cui versano alcune persone che arrivano nella nostra provincia nella speranza di un vita migliore e invece trovano, come nel caso del ragazzo nordafricano morto ieri, la più ignobile delle morti: quella per freddo.
C’è da chiedersi se non è giunto il momento di assumere iniziative in grado di eliminare la deprecabile e diffusa pratica che vede i casolari di campagna abbandonati divenire alloggi di fortuna utilizzati per l’abbisogna da chi non ha altra possibilità di riparo.
A conclusione della nota , le ACLI chiedono formalmente alle Istituzioni pubbliche, di assumere iniziative specifiche per aumentare le strutture di accoglienza degli stranieri e dei senza fissa dimora, soprattutto nei periodi in cui il freddo può mietere vittime innocenti.
Questa morte interroga a fondo le coscienze di tutti nella settimana in cui i cristiani celebrano la nascita della vita, proprio in occasione del Natale, che non potrà essere vissuto come un momento di festa.