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Carpino/ “Vogliamo un auditorium”

Continua la battaglia dell’associazione Carpino Folk.

 

‘Non permetteremo che si ritardi ancora la possibilità di dotare tutto il Gargano di un centro culturale in grado di incentivare attività ed eventi culturali di richiamo di scala nazionale e internazionale per rilanciare anche nel nostro territorio uno sviluppo sostenibile”.
Non una struttura minore, una nuova colata di asfalto e cemento come quelle che si vedono in tante cittadine italiane. Si pensa ad una struttura multifunzionale che agisca sia come sofisticato strumento di forte attrazione turistica sia come strumento di normalità urbanistica, ossia un impianto che dia anche all’area territoriale vasta del Gargano la possibilità di realizzare ogni tipo di evento: da quelli artistici e culturali (concerti, spettacoli, mostre artistiche, proiezioni) a quelli economici (fiere, esposizioni) e politici (congressi, dibattiti, comizi) che sia anche una piazza dove ci sta gente che lavora, ma allo stesso tempo anche un luogo piacevole per fare soste perchè ci sono negozi, bookshop, bar e ristoranti. La battaglia che da mesi sta combattendo l’associazione “Carpino folk” perchè il Gargano abbia una struttura polifunzionale che possa essere centro di riferimento per gran parte delle tante iniziative di notevole spessore culturale, potrebbe avere le prime risposte positive nel piano strategico “Capitanata 2020”, ricordando che dalla regione è stata confermata la cifra di oltre 34milioni di euro, cifra corrispondente al 90 per cento delle risorse assegnate nell’ambito del programma stralcio. Ma, come sempre, è necessario seguire con attenzione la distribuzione dei fondi, perchè quando si trovò l’accordo per il primo stralcio, da parte delle associazioni garganiche vennero sollevati problemi in merito ai criteri adottati per la formazione della gerarchia dei progetti perchè, guarda caso, danneggiavano ancora una volta il Gargano a vantaggio delle altre aree della provincia di Foggia. Non condivise neppure quando vi fu l’assegnazione delle prime risorse da parte della regione perchè le decisioni prese dalla classe dirigente foggiana, in particolare quella di non aver istituito un “Area Vasta” per il Gargano, nonostante faccia, da sempre, da traino turistico di tutta la Puglia. Adesso – viene sottolineato – bisogna rispettare la gerarchia del piano strategico perchè è l’ora per Gargano di puntare agli investimenti per la valorizzazione delle risorse culturali, naturali e sul pieno sviluppo delle potenzialità turistiche del territorio garganico.
In sintesi, il 2010 deve essere l’anno in cui puntare su una infrastruttura assolutamente necessaria per consolidare quei dati statistici che dicono di centinaia fra artisti, giornalisti, scrittori, registi, politici, albergatori, associazioni culturali, semplici simpatizzanti e tanta gente comune che, tutti insieme – hanno sottoscritto l’appello per l’arte, la cultura e lo spettacolo anche sul Gargano.
L’auspicio è che il prossimo anno sia quello dell’auditorium della musica popolare come proposto dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival, un luogo della cultura che trasformi il Gargano in un grande parco abitato dalla musica come è sempre stato nella sua storia. Progetto condiviso da Comune di Carpino, Provincia e Parco nazionale. Importo stimato poco più di tremilioni di euro.
Francesco Mastropaolo