«A patto che tutti i consiglieri regionali votino per cancellare la norma sull’ineleggibilità». Il governatore: «facciamole il 17 gennaio prima della seduta dell’assemblea» Dopo il convulso lunedì del Pd, che avrebbe dovuto indicare il candidato alle elezioni regionali (l’assemblea dei delegati è stata annullata), Michele Emiliano, presidente del partito e sindaco di Bari, apre per la prima volta alle primarie. A patto che ci sia la certezza della modifica della legge elettorale che consentirebbe al sindaco di partecipare alle votazioni senza perdere il diritto a guidare il Comune. «Se Vendola proprio ci tiene – ha detto Emiliano incontrando i giornalisti –, vuol dire che faremo le primarie. Ma a patto che venga sottoscritto un documento politico nel quale tutti i consiglieri regionali che fanno riferimento al governatore, si impegnano a votare la norma che cancella la ineleggibilità sostituendola con la incompatibilità».
Poi l’attacco al l’amico-rivale: «Vendola, dopo aver spaccato il suo partito, i Verdi, i Comunisti e l’Idv, vuole dividere anche il Pd».
La risposta non tarda ad arrivare. «Facciamo le primarie il 17 gennaio – propone il governatore – prima della seduta del Consiglio regionale, convocata per il 19, che dovrebbe esaminare l’emendamento con il quale potrebbe essere cassata dalla legge elettorale regionale la ineleggibilità dei sindaci».
Vito Fatiguso
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