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Verso le Regionali 2010/ Fitto: l’Udc decida prima delle primarie. Pd: interessata a noi

 Udc e Io Sud: “E’ tempo di decidere. Non aspetteremo le primarie”. Così il ministro agli Affari Regionali, Raffaele Fitto, ieri, a Bari, al termine della riunione dei consiglieri regionali e parlamentari pugliesi del Pdl. Ma il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi, replica: “L’Udc è ancora interessato a noi”. Come in Puglia, il partito di Casini risulta aritmeticamente decisivo in altre 4 delle 13 regioni in cui si voterà a fine marzo per il rinnovo del Consiglio regionale (Liguria, Marche, Lazio e Calabria). Regioni in cui i voti dei centristi sono maggiori della differenza tra i consensi dei due poli, secondo i risultati delle scorse europee, tenutesi a giugno (in Puglia il centrodestra ebbe più voti, risultato che potrebbe essere ribaltato in caso di accordo dell’Udc con il centrosinistra).

 “Noi – ha detto Fitto – quando il 16 dicembre, l’Ufficio di presidenza nazionale del partito ha indicato una serie di candidati, abbiamo ritenuto di soprassedere per individuare una forma di dialogo con Udc e Io Sud. E’ chiaro però che di fronte alla disponibilità di queste forze politiche ad aspettare passaggi di altri schieramenti, le primarie del centrosinistra, noi compiremo le nostre scelte e i primi giorni di gennaio individueremo il candidato”.

 “L’Udc – ribatte Blasi – ha sempre detto che è molto interessato ad un’alleanza con il centrosinistra, una nuova alleanza. Credo che questo sia un segno di attenzione nei confronti del Pd e noi cercheremo di sciogliere il nodo sulla celebrazione delle primarie quanto prima”. Per Blasi “la dichiarazione di Fitto lascia trapelare che anche loro navigano in acque tranquille e serene.

Noi facciamo una discussione pubblica loro stanno in una caserma e i generali tengono a bada i soldati”. In riferimento alla scelta del Pd di tenere le primarie tra il governatore regionale uscente, Nichi Vendola, e il sindaco di Bari, Michele Emiliano: “Il dibattito allucinante che si è aperto sulla tenuta del Consiglio regionale pugliese sulle modalità con le quali modificare la legge elettorale – ha detto Fitto – è qualcosa di veramente grave ed è un vulnus serio alla funzione autorevole delle istituzioni. Lanciamo una proposta bipartisan: non si modifichi alcuna legge elettorale e si vada verso una votazione congiunta del Comune di Bari e del Consiglio regionale della Puglia.

Se c’è – ha concluso il ministro – una legittimazione ed è giusto che ognuno possa decidere di candidarsi, è altrettanto giusto che questa città abbia un’Amministrazione”. I capigruppo del cetrodestra hanno rivolto una lettera al presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe, (di cui riferiamo a pag. 2) perché si opponga “ad ogni tentativo di condizionamento e di baratto del ruolo e della funzione dell’assemblea”.