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Il sergento di ferro D’Anelli si ritrova “Sindaco del Gargano”

Il sondaggio provocazione di OndaRadio.

 

Torna puntuale anche quest’anno il sondaggio dell’emittente radiofonica OndaRadio di Vieste. E Carmine D’Anelli secondo gli ascoltatori della radio che risuona per le vie della Citta Gargano il sindaco della Montagna Sacra che nel 2009 meglio ha rappresentato la suggestione del professor Filippo Fiorentino. E il primo cittadino rodiano 1 amministratore che incarna quel Gargano segreto, che in fondo e una citta dove i nostri paesi non sono altro che i quartieri”.
OndaRadio paragona D’A nelli a Hugo Chavez  il venezuelano che ha messo a soqquadro il suo Paese e ha nazionalizzato, tra le tante attività, un segmento importante dell’intera filiera di produzione petrolifera. Ebbene volendo indugiare in un raffronto laico Carmine D’Anelli ha proiettato Rodi Garganico tra le località turistiche che contano nel Meditèrraneo capaci di accogliere visitatori dal mare. Un rivoluzionario del promontono insomma. L’apertura del porto turistico Madonna della Libera a Rodi la scorsa estate ha fatto di lui un sindaco modello. Il Marina di Rodi Garganico è in grado di accogliere 316 posti barca con dimensioni da 8 a 40 mt. Come si legge sul sito di OndaRadio: “Lo scorso anno la poltrona di sindaco della “Città Gargano” andò al vichese Luigi Damiani, quest’anno la poltrona gli è stata soffiata dal rodiano Carmine D’Anelli. Nell’indicazione di D’Anelli ha certamentè pesato la suo attaccamento all’identità garganica che ha cercato di portare all’attenzione ad esempio di quel Consiglio provinciale di cui fa parte. Ma è stato sicuramente soprattutto l’attivismo ed il pragmatismo mostrato nell’attività amministrativa che hanno attiratol’attenzione su di lui. Di questo si è avuto il momento clou con l’inaugurazione del porto turistico di Rodi, prima infrastruttura del genere ad entrare in funzione sul Promontorio. Con quell’opera ha bruciato sul tempo le iniziative di località come Vieste che pure erano partite prima con i lavori. Tanto da diventare, ad esempio anche Vieste (dove spesso ci si erge a primi della classe) una sorta di modello da imitare per la concretezza mostrata nel portare a termine quell’opera. Ma avrà colpito, più in generale, lo stravolgimento attuato negli ultimi anni a Rodi, divenuta ora una delle realtà economicamente più vive del comprensorio”. Il suo iperattivismo, però, non sempre lo ha condotto a considerare il Gargano un’unica città. Sono note le sue invettive nei confronti di operatori turistici e culturali garganici. Come Fausta Munno, contro cui il sindaco si è scagliato più di una volta o Teresa Rauzino e gli altri ambientalisti che osarono contrastare la costruzione del porto a causa dell’imponente impatto paesaggistico. E’ di questi giorni invece l’avversione di Carmine D’Anelli al progetto di ristrutturazione dell’abbazia di Kalena che sarà finanziata dai fondi di Area Vasta. Più di un esponente del Pdl ritrova in questo dato il motivo scatenante della lettera di Natale al presidente Antonio Pepe, nella quale il vigoroso primo cittadino di Rodi ha deciso di prendere le distanze dalla maggioranza di Palazzo Dogana. “Al presidente Pepe avevo chiesto di concentrare l’attenzione su 4 punti: Foggia, perché il capoluogo è una macchina di una potenzialità che se messa in moto farà bene all’intera provincia e lo dico da garganico- ha scritto D’Anelli – il Gargano per la questione turismo; i Monti Dauni che hanno bisogno di un sostegno particolare; l’aeroporto di Foggia che serve al territorio da una parte ma anche per un discorso turistico ed anche in questo caso lo dico da garganico, perché al momento non esistono alternative valide. Non è stato fatto nulla di tutto ciò. Allora che ci stiamo a fare? Meglio votare”. Insomma il sindaco di Rodi nato a Desio in provincia di Milano, marito e padre di tre figli, funzionario delle Ferrovie del Gargano, ex Psi, poi Forza Italia e oggi in cerca di un programma vincente regionale per cui spendersi, al di là dei dictak degli apparati, è uno che facilmente attira le simpatie dell’elettorato. E divide. Da presidente della Commissione Consiliare provinciale “Trasporti ed Assetto del Territorio” sta operando con molta lena, anche grazie al suo rapporto privilegiato con l’azienda di Scarcia. Il suo apporto nel dibattito su Trenitalia è stato ingente. ‘La stazione di San Severo riveste infatti un ruolo strategico nel sistema del trasporto regionale oltre ad essere la ‘porta’ del Gargano sul piano dei collegamenti su ferro — ha dichiarato- Quella che Trenitalia si appresterebbe ad assumere è una decisione che il territorio non può accettare e contro la quale, nel caso essa dovesse trasformarsi in realtà, siamo pronti a batterci in ogni modo. Questa provincia merita attenzione e politiche in grado di rilanciarne lo sviluppo e la crescita — conclude D’Anelli – non di scippi e penalizzazioni”. Nello specifico, tornando al sondaggio di OndaRadio, D’Anelli è arrivato primo, con il 22% delle preferenze, precedendo il sindaco di San Nicandro Garganico Costantino Squeo, (che sì è fermato al 18%), che nel corso dell’anno appena trascorso si è distinto per la sua attività a favore della legalità e per aver dichiarato la sua disponibilità ad accogliere un biostabiizzatore. Per il 28% degli ascoltatori D’Anelli ha operato per una Città Gargano, per il 70% è lui che ha mostrato una maggiore attenzione all’identità garganica e per il 2% sì è mostrato meno campanilista. C’è da osservare che D’Anelli vince il sondaggio per le sue capacità amministrative identitane, ma non per lo spirito che rimanda al professor Fiorentino. È superato, infatti, da Squeo (30%), da Damiani ( 42%), che si conferma, quindi il più “cosmopolita” del Gargano e daErsìliaNobìle (32%).
Antonella Soccio

l’attacco