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Verso le Regionali/ Bersani frena sul valore delle primarie:no agli automatismi da notaio

«Noi non abbiamo mai posto un problema su Vendola se fosse riuscito a riunire un’alleanza convincente». «Sarà l’assemblea regionale, non senza un consiglio da Roma, a decidere la prossima settimana. Si ragionerà insieme per la scelta migliore». Cosi’ il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, risponde alla domanda se in Puglia si faranno le primarie per scegliere il candidato alla regione tra Francesco Boccia e il governatore Nichi Vendola. «E’ una decisione non semplice ma che prenderemo. Ricordo che, e non da quando ci sono io, si fanno le primarie di coalizione se convengono a tutti gli alleati. Le primarie non sono un automatismo del notaio. In Puglia alcuni partiti le vogliono altri no e il Pd deciderà con l’assemblea regionale».

ALLARGARE LA COALIZIONE – «Noi non abbiamo mai posto un problema su Vendola che sarebbe stato il nostro candidato se riusciva a riunire un’alleanza convincente. La questione è la ricerca di soluzioni, candidati e schieramenti che impediscano di consegnare la Puglia come altre regioni alla destra». Così il segretario del Pd. «Dalle ricerche che abbiamo fatto – afferma Bersani – emerge la necessità di un allargamento ulteriore della coalizione e se Vendola fosse riuscito in questo non avremo cercato altre strade».

TRE REGIONI – «Da soli o con un solo interlocutore prendiamo tre regioni. Io non intendo consegnare alla destra questo risultato»., aggiunge Bersani. «Non è vero che siamo in balia degli eventi, il nostro filo logico è rendere più competitivo il Pd»

ENTRO IL 20 FEBBRAIO – «Nessuno pensi – sostiene Bersani – che con le regionali si delineerà il famoso schema dell’alternativa. L’obiettivo è accorciare le distanze tra le forze dell’opposizione. Per le regionali ci sono lavori in corso con passi significativi in alcune regioni, problemi aperti in due o tre, ma ricordo che la data di presentazione delle candidature è il 20 febbraio e il risultato si vede alla fine».