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Ischitella e la “LA SAGA DELLE BALENE”

“L’amministrazione comunale ha voluto il cimitero, nell’illusione di guadagnarci”.

 

Il gruppo consiliare dell’U.D.C. di Ischitella, contesta le scelte operate dalla amministrazione comunale in merito alle vicende legate allo spiaggiamento dei capodogli e alle conseguenti decisioni intraprese per lo smaltimento delle carcasse, oltre che per alcune anomalie riscontrate durante le operazioni di sotterramento dei sette cetacei.
Michele di Fine, coordinatore della locale sezione, nonché consigliere comunale a nome del gruppo, già nel consiglio del 23 dicembre contestò la scarsa informazione fornita alla cittadinanza e il mancato coinvolgimento delle opposizioni sull’evento straorinario e sulle decisioni che scaturivano dai numerosi tavoli tecnici istituiti tra l’11 e il 24 dicembre, tanto è durata l’odissea dei capodogli.
All’interrogazione presentata in quel consiglio è stata data risposta solo il 5 gennaio, una risposta non spontanea, ma fortemente sollecitata, che non ha risolto le perplessità delle opposizioni.
Si è aperto infatti un contenzioso con il comproprietario dell’area interessata il quale rivendica il proprio diritto ad esprimere contrarietà all’utilizzo del sito per il seppellimento delle carcasse, diniego trasmesso preventivamente attraverso vie legali, ed ignorato dalla amministrazione comunale.
A questa vicenda si associa la diffida di confinanti l’area che paventano l’ipotesi di inquinamento della falda e dei cutini di raccolta delle acque piovane oltre che per le sgradevoli possibili esalazioni.
Ma i consiglieri dell’Unione di Centro sono fortemente preoccupati per l’assenza di controllo operata durante le operazioni di tumulazione, riscontrata lo stesso 23 dicembre nel corso di un sopralluogo, sollecitato in consiglio comunale, ed al quale ha preso parte anche il capogruppo del P.D., Mario Manicone.
Nel corso dell’ispezione si rilevava l’assenza di funzionari della pubblica amministrazione ed in particolare del Comune che vigilassero sul pieno rispetto del protocollo previsto per il sotterramento dei cetacei, nonché l’utilizzo dei previsti teloni di  protezione e di calce idrata.
Gli esponenti dell’opposizione, dopo pochi minuti sono stati sollecitati dal personale della ditta incaricata ad allontanarsi dal sito in quanto sprovvisti di autorizzazione scritta. Al capo gruppo dell’U.D.C., Giuseppe D’Errico è stato addirittura negato l’accesso..
Dopo aver informato telefonicamente dell’accaduto l’assessore provinciale all’ambiente, Stefano Pecorella, che declinava le competenze al Prefetto, il quale veniva tempestivamente informato con un telegramma  (è possibile visionare immagini di riscontro sul sito del corriere del mezzogiorno http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/fotogallery/2009/12/capodogli/gargano-funerale-capodogli–1602200447525.shtml#3).
I consiglieri dell’U.D.C. sostengono che le salme dei capodogli,  forse porteranno solo  200.000 euro che pare il Ministero dell’ambiente, devolverà agli addetti ai lavori, un nuovo contenzioso legale e tante preoccupazioni eco ambientali.
Secondo l’U.D.C., il sindaco,  Pietro Colecchia , nell’affare “Balene” ha evidenziato ancora una volta la sua indole politica, superficiale e tracotante.
Nel ricercare una “miniera d’oro” si è accollato ciò che gli altri non hanno voluto, “un un cimitero di 90.000 kg di balene putrefatte”.

                                                               I consiglieri dell’U.D.C. di Ischitella