Non è affatto rientrato dal suo Aventino Carmine D’Anelli. Sta aspettando di vedere cosa succede all’interno della maggioranza dell’onorevole presidente della Provincia Antonio Pepe. Come dichiara a l’Attacco: “La partita di carattere generale e nazionale è abbastanza chiara: stanno preparando il terreno per le prossime politiche per dirottare Casini alla leadership e porlo come premier. A livello provinciale se qualcuno pensa di accelerare su Pepe, facendo richieste strane, che lo stesso presidente non condivide, sta discutendo di non-politica”. D’Anelli non ci
sta ad essere accomunato ad altri (Marinacci e Agostinacchio), non si sente un “cane sciolto”. La sua lettera prenatalizia a Pepe parte da una critica amministrativa. Una civile protesta sui problemi politici-amministrativi. “Pepe non sta facendo porcherie, ma non si può dire che stia amministrando”. Sulle voci che danno Raimondo Ursitti possibile nuovo assessore del rimpasto a rimpiazzare Stefano Pecorella o il professor Pazienza, D’Anelli non si pronuncia. Mentre spende parole di stima per l’assessore al Turismo Nicola Vascello: “Se devo entrare nel merito, Vascello può rimanere al suo posto. E capace: è un ottimo assessore, non viene a Palazzo Dogana per fare etichetta. Arriva alle 8.30 ed è l’ultimo ad andar via. E’ venuto in Provincia per lavorare e lo fa con entusiasmo. Vero è che è espressione dell’Udc, ma anche su questo guarderei le cose con maggior serenità. Di Giuseppe è uno dei pochi segretari che sa fare il suo mestiere. Ha soltanto vinto le elezioni e in Provincia e al Comune di Foggia. La situazione diventa più difficile se l’Udc, come sembra, farà l’accordo col Pd per le regionali”. Secondo il sindaco di Rodi Garganico, presidente della Commissione provinciale ai Trasporti e potenziale candidato garganico per il centrodestra nel Pdl o nella lista del Presidente (D’Anelli avrebbe dovuto incontrare il Ministro Fitto proprio nel pomeriggio di ieri): “Può succedere tutto e niente”. E spiega: “Pepe è per sua indole una persona serena, non è ricattabile sotto questi aspetti. Sappiamo tutti che non preme per rimanere saldo al suo posto. Per questo non farà un Pepe bis, o ter. Possiamo sbattere i piedi quanto vogliamo. Volgiamo andare a casa? Il presidente è il primo a rispondere: benissimo. In questo momento si possono aprire degli spazi, il partito deve essere capace di gestirli”.
Antonella Soccio
L’Attacco
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