La verifica politica, e la presenza dell’UDC nell’esecutivo provinciale, è tornata in primo piano nell’agenda di palazzo Dogana. Paolo Agostinacchio evoca il milazzismo, mentre Nicandro Marinacci rispedisce a Casini la tessera dell’Udc. I due consiglieri provinciali, affermano di essere solo i portavoce di un malessere più ampio che coinvolge altri consiglieri di maggioranza, da Di Monte a Moscarella. Per i due consiglieri è tempo di decidere, perchè l’atteggiamento politico dell’UDC è insopportabile. O di qua o di là, basta con la politica dei due forni, basta con chi appoggia il centrodestra in piazza XX Settembre ed il centrosinistra in corso Garibaldi. Paolo Agostinacchio, segretario regionale della Destra, non ci sta ad appoggiare una maggioranza ambigua. Chiede la revoca dei due assessori in quota all’UDC, ed una parola chiara al presidente Pepe in tempi brevi, prima del prossimo consiglio provinciale. Don Abbondio – dice invece Marinacci – è un campione di decisionismo rispetto al presidente Pepe, al quale rimprovera l’immobilismo dei suoi assessori e la mancata discontinuità, arrivando a dire che con Pepe nulla è cambiato rispetto alle passate amministrazioni, e che in pochi si sono accorti che ora, a Palazzo Dogana, governa il centrodestra.
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