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PESCHICI, MOSTRA DEI PRESEPI: ARRIVEDERCI AL 2011

Mercoledì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, si è svolta a Peschici, nella Galleria “don Achille” sita in Via Castello, la giornata conclusiva della manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale “Punto di Stella” e dal “Museo dei Nonni”, intitolata “Primo Concorso di Arte Presepiale” e iniziata il 19 dicembre 2009. La prima considerazione da porre in risalto è che dalla rassegna è emersa una evidente inclinazione dei partecipanti a riportare nei propri lavori le origini di una piccola comunità basate su agricoltura, pesca e pastorizia, sue uniche risorse di sopravvivenza. Precisando che, per tradizione, la ricchezza sociale del paese si è sempre fondata sull’ospitalità e sulla difesa dei ceti più deboli, in un donare spontaneo di aiuto reciproco, in questa occasione – muovendosi per le varie sale e salette della Galleria – e osservando il lavoro e le opere dei vari partecipanti, il peschiciano (e non solo) ha avuto modo di riflettere e notare i cambiamenti avvenuti dai tempi passati a oggi. Anche i paesi vicini – Vico del Gargano, Ischitella, Rodi Garganico – hanno dimostrato molta attenzione all’operato degli organizzatori partecipando con piccoli lavori e soprattutto visitando la mostra più di una volta accompagnati e guidati dalle squisite hostess del “Turistico” peschiciano.

C’era di tutto, in esposizione: oltre al piccolo assaggio che si può gustare nelle foto sotto e a un angolo dedicato ai “presepi dal mondo”, sono stati messi in concorso presepi in bottiglia, ceste, setacci, in piccole-medie-grandi campane di vetro, bottiglioni, damigiane, lanterne, bicchieroni, noci di cocco, all’interno di lampadine, sul piatto di vecchi giradischi, esaltando la fantasia veramente sfrenata degli artisti “in nuce”. E poi, nei box loro destinati, le composizioni di gruppi e associazioni (“I Garganici” del Motoraduno, la Fondazione “Centri Padre Pio”, le Ceramiche Frammichele, il “Museo dei Nonni”, “Punto di Stella”… e scusate se ne dimentichiamo qualcuno, ma erano proprio tanti).

Menzioni particolari vanno tuttavia alla padrona di casa, la signora Graziella della Torre – che ha magnanimamente concesso la disponibilità della suggestiva location – e all’artista Mimì Mazzone, che hanno proposto i loro affascinanti lavori, nonché alla factotum Laura Casasola, dell’Associazione “Museo dei Nonni”, che si è fatta in quattro nella organizzazione dell’intera manifestazione. Se la mostra ha riscosso il plauso e l’ammirazione dei numerosissimi visitatori, lo si deve essenzialmente a lei.

Tornando alla serata conclusiva, al termine dell’incontro della Befana coi bambini del luogo gratificati per le loro “stelle”-testimonianza con doni, giochi e caramelle (offerti dai commercianti peschiciani), è avvenuta la premiazione dei presepi più votati nelle due sezioni del Concorso. Per la categoria Gruppi, Associazioni, Esercizi commerciali e via elencando, ha vinto il Primo Premio l’Istituto Tecnico Turistico di Peschici con 101 voti (ritirato dalla prof.ssa Veria Iacaruso – foto del titolo, particolare; ndr). Per la categoria Lavori Individuali il Primo Premio è andato a Davide Maggiano con 59 voti (foto 1 sotto, con l’altra vincitrice). Secondi classificati, rispettivamente, il grandioso presepe della famiglia di Ezia Costante con 81 voti (foto 2) e il presepe in polistirolo (raffigurante un angolo del Centro Storico peschiciano – foto 3) di Domenico Affinito di Bologna (48 voti).

Da rilevare un paio di elementi che hanno diversificato e caratterizzato questo genere di esposizioni: l’assenza di una giuria vera e propria. Chi ha stabilito infatti la classifica sono stati gli stessi visitatori i quali, prima di lasciare la Galleria, venivano invitati dalle hostess dell’accoglienza a manifestare le loro preferenze segnando su schede apposite la loro scelta. Inoltre, i premi ritirati dai due vincitori (artistici “sbalzi” in argento offerti da uno degli sponsor, Banca Apulia) sono stati messi in palio per la mostra del prossimo Natale, costituendo così un incentivo per coloro che vi vorranno partecipare. Un po’ come si faceva con la vecchia Coppa del Mondo di Calcio.

Non rimane che ringraziare tutti coloro i quali hanno aderito alla manifestazione e alla sua buona riuscita: gli sponsor, i partecipanti e chi ha collaborato, ma soprattutto chi, per obblighi istituzionali, sarebbe dovuto intervenire – almeno nelle due occasioni principali, inaugurazione e chiusura – e invece ha preferito vestire i panni del protagonista di un fragoroso quanto assordante silenzio. Nessuna nota polemica, sia chiaro, semplicemente la constatazione di una sgradevole assenza. Tuttavia, contiamo che in futuro non mancherà ad altre occasioni – promosse dalle nostre due Associazioni o dalla stessa comunità – che abbiano carattere sia di interesse generale, sia socio-culturale, turistico-economico o religioso. Ma ancor più per un interesse prettamente civico nel quale, di norma, la collettività ritrova tutti gli elementi per “crescere”, con un occhio particolare alla “maturità” delle nuove giovani generazioni.

Lavì