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Carpino/ Scacco al sindaco salta l’elezione del Presidente del Consiglio

Fibrillazione. La composizione del nuovo esecutivo tra le polemiche.Tensione in aula difficile la ricomposizione.

Scacco matto al sindaco di Carpino, Rocco Manzo da parte di una componente della sua maggioranza: una composita coalizione della quale fanno parte esponenti del partito della libertà e di ‘Puglia prima di tutto”. Saltata l’elezione del presidente del consiglio comunale. Al candidato che era stato indicato dalla maggioranza per subentrare a Mario Trombetta, decaduto a seguito della sua nomina ad assessore comunale, sono andati appena sette voti; quattro ad un altro consigliere, una scheda bianca. Il risultato ha fatto salire la tensione che, evidentemente, covava sotto le ceneri di un presunto ricompattimento della maggioranza. La riunione che aveva preceduta la seduta consiliare era servita a fare chiarezza su alcune fibrillazioni che, indiscutibilmente, c’erano state all’indomani delle nomine dei nuovi assessori, con il passaggio di testimone da Francesco Corleone a Mario Trombetta, ex presidente della massima assise cittadina. E non sappiamo quanto causale, e non piuttosto un chiaro segnale diretto proprio al sindaco Manzo al quale, evidentemente, si è fatto capire che, di questo passo, per l’amministrazione comunale i prossimi due anni di legislatura potrebbero essere tutti in salita. Infatti, non sappiamo se possiamo parlare di un incidente di percorso e non piuttosto fatto intendere al primo cittadino che vanno rivisti gli equilibri all’interno della maggioranza. I quattro voti andati, guarda caso, all’ex assessore Francesco Corleone il quale aveva fatto esplicitamente capire di gradire la carica di presidente della massima assise cittadina. Seduta consiliare sospesa su richiesta del vice sindaco, Giuseppe Gentile; pausa che, però, non sarebbe servita a calmare gli animi e a riprendere i lavori. Trascorso il tempo previsto, Francesco Corleone, in qualità di consigliere anziano, ha mandato tutti a casa, riservandosi di riconvocare il consiglio allorchè il sindaco l’avesse ritenuto necessario.
Riunione che dovrebbe esserci entro la prima decade di febbraio, avendo per oggetto dei lavori: la nomina di presidente e vice del consiglio comunale, e altri tre argomenti che erano già stati inseriti nella precedente convocazione.

 

Francesco Mastropaolo