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Abbattimento emissioni C02: un nuovo bosco ad Apricena “grazie” al Parco del Gargano

Ente Parco in “aiuto” del Comune di Apricena per un progetto di rimboschimento nel territorio comunale finalizzato alla difesa del suolo e alla compensazione delle emissioni di biossido di carbonio CO2 (noto anche come anidride carbonica, sostanza fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali, uno dei principali gas serra presenti nell’atmosfera terrestre).  L’ente retto dal commissario Giandiego Gatta ha patrocinato l’iniziativa, erogando un contributo di 30 mila euro, per un progetto assolutamente in linea con gli obiettivi del Parco, in quanto teso alla tutela e conservazione del territorio ricadente nell’area protetta. In ballo ci sono ben 15 mila alberi, la cui piantumazione dovrebbe servire ad abbattere le emissioni di CO2 per ben 105 tonnellate all’anno. Gli interventi di forestazione, una volta realizzati e mantenuti secondo un progetto di rimboschimento rispondente ai principi introdotti dal Protocollo di Kyoto (in vigore dal 16 febbraio 2005) ed ai criteri di biodiversità e tutela delle Aree Naturali Protette, dovrebbero consentire di ottenere la riduzione delle emissioni dei cosiddetti gas climalteranti. Infatti  nel corso della crescita gli alberi sottraggono anidride carbonica all’atmosfera e la immagazzinano finché il legno non viene bruciato o decomposto nel naturale processo ecologico. Il Comune di Apricena è da tempo impegnato su tale versante, tanto da aver aderito al progetto “Boschi AzzeroCO2” e sottoscritto una convenzione con la Società “AzzeroCO2” creata da Legambiente, Kyoto Club e dall’Istituto di Ricerche Ambiente Italia. Sullo stesso tema l’Ente Parco per ben tre anni consecutivi si è meritato un ambito riconoscimento internazionale – premio “Un Bosco per Kyoto”- dall’Accademia Kronos presso il Campidoglio a Roma. “Il Parco sarà sempre in prima linea” ha spiegato il presidente Gatta “quando si tratterà di intervenire per tutelare la natura, incentivando la sostenibilità ambientale ed energetica, coerentemente con gli impegni assunti dall’Italia e dall’Unione Europea con il protocollo di Kyoto. D’altronde la legge 394 del 1991 prevede che un ente parco debba perseguire, tra le tante finalità, anche quella che riguarda la difesa e ricostituzione degli equilibri naturali” ha concluso il presidente. Un bosco nuovo si profila dunque all’orizzonte per i cittadini apricenesi. Più verde, maggiore qualità dell’aria, migliore qualità della vita. Un trittico che non fa una grinza…Il tutto grazie all’ente Parco.