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LAGO SALSO DIVENTA OASI WWF: LA RABBIA DEI BRACCONIERI

Incendiato un capanno all’indomani della chiusura della stagione venatoria, poco dopo la firma della convenzione con il WWF Italia. Il WWF chiede collaborazione alle istituzioni.

 

Gravissima azione intimidatoria a Lago Salso. Nella mattinata del primo febbraio, un capanno d’osservazione del Gobbo Rugginoso, un’anatra molto rara oggetto di uno dei numerosi progetti naturalistici dell’Oasi, è stato incendiato e distrutto completamente. Solo grazie al tempestivo intervento di un operatore si è evitato il propagarsi delle fiamme alla vicina voliera che ha subito danni solo marginali.
Siamo a sud del comune di Manfredonia in provincia di Foggia. L’area di 540 ettari del Lago Salso fa parte del sistema delle zone umide di Capitanata, le più importanti dell’Italia Meridionale. Inclusa nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano, ricade anche nel SIC  “Zone umide della Capitanata” e nella ZPS denominata “Paludi presso il Golfo di Manfredonia”, caratterizzati dalla presenza di numerose specie di avifauna di interesse comunitario. 
Da pochi giorni questo gioiello della natura è entrato a far parte del sistema delle Oasi WWF in base ad una Convenzione sottoscritta, in occasione della Fiera Mediterre a Bari, tra il WWF Italia e la Società di gestione Oasi Lago Salso S.r.l., costituita dal Comune di Manfredonia, dall’Ente Parco Nazionale del Gargano e dal Centro Studi Naturalistici Onlus.  
“È chiaro – ha dichiarato Enzo Rizzi del C.S.N. – che questa azione intimidatoria è collegata con la  costituzione della nuova oasi WWF e alla chiusura della caccia avvenuta domenica scorsa. È evidente che i bracconieri interessati alla zona sono irritati per questa scelta strategica di conservazione della natura”.
“Non è il primo attacco – ha dichiarato Fulco Pratesi presidente onorario WWF Italia-  che bracconieri sferrano contro le Oasi del WWF, ottenendo però l’unico risultato di far accrescere il malanimo della popolazione contro questa piccola ma arrogante minoranza.”
Per il WWF Italia, l’attentato è la prova della concretezza e della bontà della scelta  di inserire Lago Salso nel sistema delle oasi WWF. Sarà necessario, però, in futuro, un maggiore sostegno da parte delle Istituzioni ed in particolare dell’Ente Parco del Gargano e della Regione con la quale di recente è stato firmato un protocollo d’intesa per incrementare il “turismo natura” in Puglia. In particolare, il WWF Italia ritiene indispensabile il supporto di tali Enti per arrivare al più presto alla costituzione presso l’Oasi Lago Salso di un Comando del Corpo Forestale dello Stato, che svolgerebbe azione di vigilanza anche per la vicina Palude Frattarolo.
L’attentato incendiario di Lago Salso, evidenzia il WWF, finisce anche con l’inserirsi nella preoccupante situazione di estrema aggressività venatoria che si riscontra in concomitanza dell’approvazione al Senato dell’articolo 38 della cosiddetta Legge Comunitaria che cancella i limiti della stagione venatoria, attualmente compresi tra il 1° settembre ed il 31 gennaio, e che aprirebbe, se approvata anche alla Camera, una stagione di caccia selvaggia per tutto l’anno.