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Avviato iter per diga Piano dei Limiti

Il Consorzio ha presentato al Governo il progetto stralcio.

 

E’ stato avviato l’iter per la realizzazione della diga di Piano dei Limiti o almeno per la cosiddetta "avandiga". Il Consorzio di Bonifica di Capitanata, infatti, ha presentato al Governo nazionale il progetto stralcio dell’importo di 65 milioni di euro relativo alle opere di base e collaterali alla costruzione dell’invaso. L’avandiga servirà a deviare l’acqua per permettere l’inizio dei lavori grazie a due gallerie, un ponte sulla provinciale 5 e uno studio dettagliato sul dissesto idrogeologico del territorio interessato. L’iniziativa del Consorzio di Bonifica è stata apprezzata dal sindaco di Carlantino, Vito Guerrera, perchè offrirà lavoro alla manodopera locale per ben 4 anni. "Siamo moderatamente soddisfatti perchè dopo un lungo periodo di stasi si è iniziato a muovere qualcosa – ha detto Guerrera – Ma ora, insieme alle opere di base, si dia subito seguito agli accordi che i comuni hanno siglato con la Provincia di Foggia e la Regione Puglia sulle infrastrutture da noi richieste a compensazione". Il sindaco carlantinese fa riferimento, in particolare, alla strada a scorrimento veloce "Fortorina", che collegherà la statale 17 (dal ponte 13 archi, in prossimità dello svincolo di Celenza) alla strada regionale 1, in prossimità di San Paolo di Civitate. Progetto che dovrebbe essere finanziato dai 17 milioni di euro che fanno parte della quota regionale stanziata per la diga. "Il Consorzio – ha proseguito Guerrera – non solo ha fatto la sua parte ma ha anche messo in condizione il Governo di realizzare la diga nella sua completezza, nonostante i tagli dello scorso anno". Come già noto, infatti, i fondi disponibili per Piano dei Limiti sono stati decurtati dal Governo Berlusconi da 118 milioni di euro agli attuali 65 milioni. "Continueremo ad essere vigili affinchè sia riconosciuto ai comuni il giusto ristoro ambientale, infrastrutture e occupazione prima di tutto", ha concluso Guerrera. Ma i sindaci dell’area interessata dalla costruzione della diga di Piano dei Limiti sono anche in attesa dell’accordo quadro Regione Puglia – Governo, non ancora firmato, che comprenderà le opere di compensazione per i comuni. Accordo che in Molise è stato già siglato circa un anno fa e che prevede, per la realizzazione della diga, opere di risarcimento per le popolazioni locali molisane come le strade a scorrimento veloce, direttrici di raccordo stradale, rimboschimenti e infrastrutture per il turismo per un importo totale di 130 milioni di euro. Accordo quadro che aveva fatto infuriare i sindaci pugliesi che non capivano questa disparità di trattamento tra la Puglia e il Molise, ancor di più alla luce degli ultimi tagli. Sulla vicenda della diga è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli che non solo ha riconosciuto il danno sociale, economico e ambientale che la nuova diga provocherebbe ai comuni pugliesi (Carlantino e Celenza Valfortore) e molisani (Collotorto e San Giuliano di Puglia) ma ha anche confermato le opere di compensazione per le popolazioni locali molisane inserite nell’accordo quadro. Ai comuni pugliesi, invece, tocca ancora aspettare.