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Nucleare, il Governo impugnerà 3 leggi

Fitto: ‘Propaganda elettorale’ – Davanti alla Corte Costituzionale anche quella pugliese per gli immigrati.

 

Incostituzionali per ragioni di diritto e merito: il Consiglio dei ministri impugnerà davanti alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia (compresa quella su accoglienza, convivenza e integrazione degli immigrati), Lucania e Campania che impediscono l’installazione di impianti nucleari nei loro territori. Per il ministro agli Affari Regionali Fitto: “Sono propaganda elettorale e mascherano interessi di parte”.

La replica di Vendola, presidente della giunta regionale pugliese: “Saremo la regione più disobbediente d’Italia. Una ribellione civile e democratica. Abbiamo il diritto di cambiare direzione, regaliamo all’Italia l’87% dell’energia che produciamo” e di De Filippo della giunta lucana: “Tuteleremo il nostro territorio”. Di seguito una sintesi degli interventi.

FITTO – Il Governo dev’essere coerente da un punto di vista costituzionale. Alcune regioni un pò meno. E ancora di meno quando si avvicinano le campagne elettorali e una nuvola di fumo negli occhi degli elettori si ritiene utile per coprire guasti e inadempienze.

Il piccolo difetto è di essere in netto contrasto con la Costituzione e che questo, prima ancora di riguardare il merito, riguarda il diritto e il rispetto della nostra carta costituzionale che non può essere trascinata in campagna elettorale. Parliamo di quella Costituzione la cui sacralità è spesso sbandierata per banali interessi di parte. Come spiegare ai nostri eroi già tumultuanti nelle piazze che sventolare il fantasma del nucleare è l’ennesima chiacchiera? Noi lo spiegheremo agli elettori.

VENDOLA – La destra che finge di essere ambientalista a Bari diventa ferocemente nemica dell’ambiente a Roma. Siamo davvero alla caduta della maschera: la destra, in Consiglio regionale vota a favore della legge che ho voluto fortemente per denuclearizzare la Puglia, oggi il governo di destra impugna la nostra legge. Non vogliamo centrali nucleari, depositi di scorie nucleari, il transito di materiale a ‘cavallò’ tra usi civili e usi militari.

E voglio ricordare a tutti che abbiamo condiviso una legge molto forte, molto innovativa. Una risposta alla legge che il Governo aveva fortemente voluto con un decreto poi convertito dal Parlamento, che espropria le Regioni e i territori del potere decisionale sul proprio destino.

DE FILIPPO – Il Governo viene allo scoperto e conferma la linea ispirata ad un egoistico centralismo. Viene censurata una normativa regionale. Il nucleare non è materia esclusiva dello Stato: su di essa devono potersi esprimere Comunità e le Regioni. Manterremo la nostra posizione, facendo rispettare a tutti i costi il nostro territorio e le nostre scelte.

PALESE – Il 25 novembre, quando abbiamo approvato in Consiglio regionale la legge sul nucleare, Vendola non c’era, era assente, non l’ha votata. Respingiamo al mittente l’accusa di non essere attenti all’ambiente e alla qualità della vita.

MOTIVAZIONI – “L’impugnativa delle tre leggi è necessaria per ragioni di diritto e di merito – ha spiegato il ministro alle Attività Produttive Scajola: In punto di diritto – ha aggiunto – le tre leggi intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato (produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica) e non riconoscono l’esclusiva competenza dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, della sicurezza interna e della concorrenza (articolo 117 comma 2 della Costituzione).

Non impugnare le tre leggi avrebbe costituito un precedente pericoloso perché si potrebbe indurre le Regioni ad adottare altre decisioni negative sulla localizzazione di infrastrutture necessarie per il Paese. La settimana prossima, ci sarà l’approvazione definitiva del decreto legislativo che conterrà anche i criteri per la localizzazione delle centrali nucleari