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S. Giovanni Rotondo/ Tutto pronto per la Notte dei Guerrieri 3

Dopo tanta attesa finalmente questa sera alle ore 20 presso il Palazzetto dello Sport dell’Itis “Di Maggio” di San Giovanni Rotondo si accenderanno le luci sul ring della Notte dei Guerrieri 3. L’evento organizzato dalla Target Service di Stefano De Bonis verrà condotto dall’autorevole giornalista, volto del TG1 Attilio Romita e vedrà scontrarsi i più grandi campioni della Thai Boxe.
Questa terza edizione porta il prestigioso bollino di “OKTAGON 2010” perché i vincitori di alcuni matches saliranno sul ring di Oktagon per disputare la finale il 13 marzo prossimo a Milano sotto le telecamere di Italia 1. Inoltre l’evento sarà seguito dalle telecamere di Telenorba e nei prossimi giorni sarà trasmesso in differita.

«Lo sport individuale avvicina a Dio», questo il pensiero dell’ex decathleta Matteo Marzotto, noto manager della moda italiana e vice-presidente della F.F.C. (Fondazione per la ricerca contro la Fibrosi Cistica). Gli atleti infatti saliranno sul ring di San Giovanni Rotondo con la T-Shirt F.F.C. per sostenere la ricerca contro una malattia, unico bersaglio-obiettivo della serata.
Prevista la presenza a bordo ring del testimonial FFC Michele Pirro, pluricampione di motociclismo sangiovannese.

Due anche gli atleti sangiovannesi in gara, appartenenti alla scuderia De Bonis Ring Team, Gilberto Centra e Giacobbe Massa che saliranno sul quadrato di casa per combattere con i più forti atleti della disciplina in circolazione.

“La Notte dei Guerrieri III” è anche interreligiosità. Il Ministro thailandese Peerasak Chanatavarin, buddista, unitamente a tutti gli atleti, ha fatto espressa richiesta di far visita alla Tomba di San Pio. In un momento storico dominato dal fanatismo e dall’estremismo religioso è un gesto che potrebbe essere da monito per quanti precisano la Pace solo con bandiere o con le parole. «È un cerchio che si chiude – dichiara l’organizzatore della kermesse Stefano De Bonis -. Spirito, corpo e razionalità si incontrano e confrontano. Con le proprie identità, ma, allo stesso tempo, con cordialità e rispetto. È uno dei tanti insegnamenti che gli sport orientali, in questo caso la Thai boxe, trasmettono».