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Promozione/Gli Atleticos sempre più Galacticos. Steso l’Ascoli 3-2. Avanti il prossimo!

Inizio di girone di ritorno stratosferico da parte dell’Atletico Vieste, ben 6 vittorie consecutive condite da 15 reti segnate e 5 subite, incredibile rimonta sul Canosa ora distanziato di 5 punti…nel calcio contano solo i fatti e non le parole. Contro l’Ascoli Satriano non è stato facile merito soprattutto degli indomabili uomini di De Martino che hanno reso la vita difficile alla capolista Vieste..dalla serie: “tra foggiani non ci si intende”….sembrava la partita della vita per l’Ascoli Satriano!
Il Vieste ha sofferto molto la fisicità degli avversari, il loro pressare continuamente, idee annebbiate e stanchezza visibile nel corso dei 90’ nelle file viestane, Franco Cinque ha fatto miracoli sinora ed il continuo rattoppare la formazione per le tante defezioni crea dei problemi a lungo andare…ecco spiegata la tensione del brutto primo tempo viestano.
Da salvare solo la parte finale, quella dei gol per intenderci, è stato l’Ascoli Satriano a passare in vantaggio con un’azione rocambolesca ben sfruttata dal lesto Filippo Russo che ha uccellato alla grande prima i difensori viestani e poi il portiere Bua.
Reazione che non t’aspetti col Vieste che si tuffava orgogliosamente in avanti, era la forza interiore dei garganici che veniva premiata al 44’ quando su azione d’angolo di Colella c’era la deviazione vincente di Paolo Augelli che insaccava in rete.
Strepitoso finale con l’arrembaggio viestano, Colella disegnava una traiettoria magica per Maurizio Gentile che saltava alto e schiacciava di testa, pronta la risposta del portiere Bruno che gli negava il gol….finiva qui un primo tempo giocato nervosamente dal Vieste.
Nella ripresa il Vieste sembrava più disteso ma il gioco non migliorava affatto, lanci lunghi alla “viva il parroco” e grandi scontri fisici a centrocampo mettevano fuori gioco gli attaccanti, poi l’incantesimo veniva rotto dalla classe dei buoni giocatori che sono capaci di inventarsi le giocate più incredibili.
Al 17’ Paolo Augelli calciava di precisione una punizione dalla sua area, pallone che dopo 50 mt di traiettoria finiva sui piedi del gemello Rocco che controllava la sfera e poi al volo la indirizzava con un gran diagonale all’angolo destro del portiere….un gol da cineteca e botta terrificante che ha mandato in frantumi i sogni dell’Ascoli Satriano.
Ma ciò non bastava a stendere gli indomiti giocatori foggiani..sembrava un derby questo confronto, a renderlo incerto la grande prestazione di un Ascoli Satriano motivatissimo.
Alla mezz’ora Angelo Colella pescava in area Rocco Augelli che incornava di precisione ed insaccava imparabilmente…era l’apoteosi e forse la fine di un incubo.
Nel finale si registrava l’eurogol di Staffiero al 47’, gran tiro finito all’incrocio dei pali, ma era del tutto inutile perché il triplice fischio finale decretava la fine delle ostilità..perche di ostlità si è trattata da parte dell’Ascoli Satriano che è stato battuto dalle magie dei gemelli Paolo e Rocco Augelli e dal grande orgoglio del resto della squadra viestana che non ha mai mollato ed ha sempre creduto nell’obiettivo dei tre punti…ora tocca alla Rutiglianese. Giovedi 18 febbraio ci sarà la gara di recupero di campionato al “Riccardo Spina”..con la Rutiglianese…la classifica per ora sorride alla capolista Vieste che ha un vantaggio sul Canosa di 5 punti che giovedi potrebbero diventare addirittura 8….e siamo ancora all’inizio di questa storia meravigliosa di successi di una squadra che ha fatto del silenzio la sua grande forza.

ATLETICO VIESTE: Bua, Augelli Paolo, Prencipe, Sollitto, Pellegrino, Gemma, Augelli Rocco, Silvestri, Gentile /dal 46’ st Riontino), Colella, Zoila(dal 42’ st Trotta).
a disposizione: Barbone, Stellato, Accarino, D’Errico, Malavisi. All: Franco Cinque
ASCOLI SATRIANO: Bruno, Bottalico, Fiore, Cuocci, Zelano, Staffiero, Centonze, Crisantino, Russo F., Montemorra, Russo G. All. Giuseppe De Martino
ARBITRO: Palermo di Bari
RETI: nel pt al 33’ Russo Filippo, al 44’ Paolo Augelli, nel st al 17’ e 30’ Rocco Augelli, al 47’ Staffiero.

                                                            Michele Mascia