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Verso le Regionali/ Gargano nord la guerra nel PDL per la scelta del candidato unico

A.A.A. candidato unico per il Gargano cercasi, tra intrighi e trame, strategie e messaggi trasversali, tentativi di depotenziamento dell’esistente e rilanci in chiave Provincia. Sembra esserci un p0’ di tutto alla vigilia delle candidature per le regionali nel calderone delle scelte che si andranno a fare in quota Pdl sul Gargano dove sembra essersi innescata la guerra della rappresentanza. A innescare la polemica, come si ricorderà una nota di una parte dei Circoli del Pd Gargano nord che aveva fatto il nome di Mario Trombetta ex sindaco di Carpino e direttore del Gal: su di lui sembravano confluire Gianluca Giornetti (Cagnano Varano), Rocco Manzo (Carpino), Raffaele Vigilante (Peschici), Carmine D’Anelli (Rodi Garganico), Oscar Lanzetta (Vico del Gargano), Raffaele Zaffarano (Vieste), riunitisi a Rodi Garganico. Naturalmente al di là della piccola ma rappresentativa combriccola, si trattava di un tentativo di lanciare comunque un nome che potesse aprire squarci di futuro ache in chiava Provincia, laddove si andranno a riformattare gli esponenti Pd una volta definita la vicenda verifica. Ed è chiaro che se la chiave di lettura per le regionali ha una valenza, quella in funzione Provincia ne ha un’altra: e i nomi di Carmine d’Anelli e di Mario Trombetta sembrano in pole position almeno per quanto riguarda le ambizioni. Alla strategia di quel gruppo garganico, naturalmente si era opposto Gianmario Zaccagnirio che sotto certi aspetti vedrebbe depotenziato il suo feudo sannicandrese di consensi in una proiezione regionale, pur essendo l’avvocato candidato uscente e quindi riproposto di diritto alla Regione.
Gianmario Zaccagnino aveva accusato il colpo e replicato: «Quel gruppo non rappresenta tutto il Gargano nord di cui fanno parte tredici Comuni: se c’è consenso unanime vabbene, altrimenti che si allarghi il dialogo. «Io certo che la sposo la causa del candidato unico, mi sta bene lo spirito territoriale. Ma a questo punto sarebbe bene propugnare un incontro tra tutti e tredici i coordinatori Pdl dei Comuni del Promontorio per approfondire il problema. Ma sia ben chiaro: se si fraziona il consenso non si va da nessuna parte». Infatti, la disponibilità a candidare Trombetta è subordinata alla richiesta di rivedere la presenza di esponenti locali in seno agli organi provinciali. In particolare, si chiede la nomina conto di tutti nella giunta provinciale di un assessore garganico che
dovrebbe sostituire Nicola Vascello all’assessorato provinciale al turismo; altra condizione la presidenza di un proprio rappresentante al vertice dell’ente parco nazionale del Gargano, che “sarà scelto in base a specifiche competenze”. Un aut aut? Ad una prima lettura sarebbe senz’altro configurabile se, però, non si tenesse conto che, da decenni c’è uno squilibrio che fa consenso del Gargano nord una sorta di cenerentola, e questo si ritiene che non debba più ripetersi per tutto ciò che il Gargano rappresenta per l’economia della Capitanata della Puglia. Zaccagnino conferma intanto: Il Pdl deve confermarsi, al di là dei personalismi, il primo partito del Gargano».