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Crisi Provincia/ La verifica ferma al palo

Ed ora il rimpasto in giunta non riguarda solo l’UDC.

 

Sempre in attesa di un via libera del coordinamento regionale. Nel frattempo i due assessori dell’Udc, Nicola Vascello e Vito Guerrera, hanno guadagnato un’altra settimana di «vita politica» a Palazzo Dogana. La verifica non si conclude. Il presidente Pepe è stato chiaro: «Tocca al coordinamento regionale prendere una decisione». La sensazione è che dietro la prudenza di Pepe ci sia proprio un invito ad attendere in attesa di non si sa ancora. Intanto il Palazzo brucia e da qualche ora la lista delle richieste si è arricchita anche di quella del consigliere D’Anelli (Lista del presidente), esponente di punta dell’area garganica che ha chiesto nel rimpasto un assessorato con delega alla vicepresidenza dell’ente ora nelle mani di Billa Consiglio, unica donna in giunta. “Ci pare una richiesta legittima al pari della candidatura di Trombetta alle regionali. Noi come area garganica rivendichiamo un riequilibrio territoriale della giunta. Ci sono le condizioni per poter avere anche la vicepresidenza», spiega il consigliere e sindaco di Rodi, Carmine D’Anelli,
Resta in ogni caso forte l’attenzione sul rimpasto e sulla revoca degli assessori Udc.
«Ne ho parlato con il segretario regionale del Pdl, Francesco Amoruso, che mi ha confermato l’orientamento deciso a revocare gli assessori dell’Udc, evidentemente il presidente Pepe ha bisogno di un atto scritto» afferma il consigliere provinciale della Destra, Paolo Agostinacchio che ribadisce quanto affermato anche in sede di discussione sulla verifica: «Le situazioni di incoerenza vanno rimosse. Guardate, alle prossime regionali Io Sud, il movimento della Poli Bortone, avrà come capolista Lucia Lambresa che è vicesindaco a Foggia insieme all’Udc, Con l’Udc ci sono assessori comunali che fanno qui i consiglieri provinciali oltre ad assessori provinciali che sono già in campagna elettorale. Mi pare che si faccia di tutto per alimentare la confusione».
Per Agostinacchio, dunque, è giunto il momento di non perdere ulteriore tempo e di «rimuovere questo equivoco».
«Purtroppo proprio Fitto e Palese dimenticano che le ultime regionali sono state perse per una manciata di voti. Ora con questo tergiversare non ci danno neanche la possibilità di fare campagna elettorale, perché gli strumenti sono nelle mani dei nostri avversari, e cioè di assessori dell’Udc che fanno campagna elettorale contro di noi. E’ una questione incresciosa, così la politica muore, non ho nulla contro l’Udc, anzi, ma ognuno deve credere in quello che fa e per me non è più un equivoco ma una questione morale quella dei due assessori alla Provincia», aggiunge Nicandro Marinacci, commissario regionale e capogruppo dell’Udeur alla Provincia.
Per Marinacci la questione dei numeri e di lana caprina perche «con 17 consiglieri si può governare meglio che con 25, l’importante è avere un programma condiviso». «A me pare che si vada avanti invece con atteggiamenti gattopardeschi, tanto che a Palazzo Dogana alla fine non è cambiato nulla anche se avevamo promesso un cambiamento, ma non c’è nulla di nuovo si continua
ad andare al traino di vecchie idee e noi che abbia fatto la campagna elettorale continuiamo a rimetterci la faccia», prosegue Marinacci che se la prende anche con il presidente Pepe per il suo temporeggiare: «Don Abbondio sarebbe stato più decisionista, ma la mia è solo una critica, non ci sarà mai la sfiducia a Pepe, anche perché voglio capire se è solo lui o qualcuno che è sopra di lui a frenarlo».

Filippo Santigliano