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Turismo/ Il Grande Salento non c’è più

Bari, Bat e Foggia insieme alla Bit mentre Brindisi, Lecce e Taranto si separano.

 

Il Grande Salento si sgretola. In occasione della Borsa internazionale del Turismo di Milano – in programma da domani al 21 febbraio – mentre la Terra di Bari e la Capitanata (le Province di Bari,
Bat e Foggia) si presenteranno con un’offerta turistica compatta e sinergica, il sud della Puglia si dividerà: da una parte gli itinerari jonici della provincia di Taranto, dall’altra Lecce e addirittura
Brindisi con due marchi differenti «Filia solis» per la Provincia e «Terra di Brindisi» per la Camera di Commercio e cinque Comuni scissionisti (Brindisi, Ostuni, Carovigno, Fasano e Ceglie Messapica). «Con il marchio Terra Jonica – spiega Gianni Florido, presidente della provincia tarantina – ribadiamo le specificità del nostro territorio. Noi non siamo salentini».
Ma la Regione Puglia non ci sta: «Bisogna mettere un freno – commenta Dario Stefàno assessore regionale al l’Agricoltura – a questa pericolosa proliferazione di marchi l’eccessiva competitività
provoca solo danni. Il sistema Puglia, invece, ha appeal proprio per l’eterogeneità di territori, cultura, e tradizioni che crea un valore aggiunto a tutto l’indotto turistico. Purtroppo le logiche di appartenenza politica dei vari enti hanno determinato spaccature divisioni che possono confondere potenziali visitatori e operatori». Vanno, invece, contro corrente le tre province a nord della Puglia — Bari, Bat e Foggia — che promuoveranno il territorio in un grande stand comune «La nostra scelta — spiega Nuccio Altieri, assessore al Turismo della Provincia di Bari — ha l’obiettivo di creare una continuità strategica nel promuovere una campagna turistica sinergica Visitatori e buyer potranno informarsi su pacchetti e itinerari ad ampio raggio, dal Gargano ai trulli della Valle d’Itria passando per Castel del Monte». Peccato che l’unità dei brand pugliese si fermerà tra Monopoli e Fasano.