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Rodi Garganico/ DISOCCUPATO… IN ATTESA DI GIUDIZIO

La questione “Tributi Italia” fa ancora parlare di sé. Infatti, la società di riscossione tempo fa è stata cancellata dall’Albo Ministeriale dei soggetti abilitati all’accertamento dei tributi locali presso il Dipartimento delle Finanze. La stangata per i Comuni pugliesi è stata di duro colpo. Il debito che ha la Tributi Italia è ormai pari a nove milioni, ma la cosa che sembra non avere tregua è la questione dei suoi dipendenti che sembrano essere in balia del vento. Questi ultimi, disperati per la perdita del proprio posto di lavoro, tentano il tutto per tutto pur di essere tutelati dal proprio Comune, affinché siano reintegrati nella nuova gestione dell’ex Gestor, affidata all’azienda milanese Aipa spa.
Tale tutela occupazionale dei lavoratori della società “Tributi Italia” sembra esserci stata in gran parte dei Comuni italiani, fuorché a Rodi Garganico, dove Michele Panella (unico dipendente dell’agenzia) è stato licenziato e sostituito da un suo concittadino. Disoccupato da più di novanta giorni, Panella continua il suo sciopero davanti al Comune di Rodi. "Non ho nulla contro colui che ha preso il mio posto – ha dichiarato. – Io sono adirato con le istituzioni. Negli altri Comuni italiani i vecchi dipendenti sono stati tutti assorbiti dalla nuova azienda, mantenendo le stesse condizioni contrattuali. Io, invece, ho perso tutto. Il mio Comune mi ha distrutto".

A Foggia, come nel resto della Puglia, l’assorbimento è avvenuto senza alcun ostacolo. A Molfetta, il Comune ha tutelato tutti i dipendenti di “Tributi Italia”, liquidando persino al personale della società concessionaria le mensilità arretrate. Non è avvenuto affatto così nel Comune garganico in cui l’unico dipendente è stato addirittura “cacciato” senza pietà alcuna. "Io sono adirato col mio sindaco, Carmine D’Anelli, e col Vicesindaco, Donato Petrosino – ha aggiunto Panella. – Loro mi hanno reso un uomo distrutto, senza dignità alcuna. Spero che la mia causa legale sia vincente perché desidero essere retribuito di tutti i danni subiti, morali e non".

Questa è la dimostrazione di come non tutti i Comuni siano uguali. Non sono uguali neanche tutti i lavoratori e addirittura non lo sono i disoccupati. Michele Panella è l’esempio drammatico di come certe situazioni, in Italia, senza alcun perché, diventino paradossali (Quotidiano di Foggia).

DICHIARAZIONE DI MICHELE PANELLA = “Il giorno 3 febbraio c’è stata la mia causa di lavoro a Lucera. Il giudice l’ha rinviata al 17 febbraio (domani; ndr). Se perdo la causa, mi rimane solo l’aiuto delle istituzioni. Continuo la mia protesta sino al 30 marzo anche se (sarà) difficile sino a tale data, ma devo lottare perché la mia è una battaglia giusta! 20 anni di lavoro sono lunghi e non voglio buttarli in un attimo! Il mio concittadino segnalato dal sindaco e dal vice ha tuttora un contratto part-time che gli scade il 31 agosto 2010, allora io chiedo alle istituzioni che se dovessi perdere la causa vorrei tanto che portassero alla ragione il sindaco e il vice, e fare assumere michele panella ex dipendente tributi italia spa alla nuova azienda aipa spa. Per me sarebbe un sospiro di sollievo e, credetemi, perdonerei il sindaco e il vice… li perdonerei…”