Menu Chiudi

Provincia/ Revoca assessori UDC, Mazzone : ‘era inevitabile’

‘La rottura traumatica del rapporto con l’UDC all’Amministrazione provinciale – scrive in una nota il coordinatore provinciale del PDL Gabriele Mazzone – ha causato in me profonda amarezza e delusione. Non è stato facile interrompere una collaborazione con amici che si sono dimostrati leali e valenti colleghi di Giunta, oltre che affidabili interlocutori politici. Ma è stata una conclusione inevitabile, in conseguenza del fatto che la presenza dell’UDC a Palazzo Dogana era diventata incompatibile, date le scelte politiche operate da quel partito al Comune di Foggia(anche se favorite da qualche nostro errore), al Comune di Manfredonia e, soprattutto, a livello regionale, dove abbiamo atteso oltre il dovuto nella speranza che l’UDC ponesse fine all’intesa fra Casini e D’Alema. Abbiamo atteso pazientemente anche l’esito delle primarie, ma inutilmente. Io sono personalmente convinto che la decisione dell’UDC di scendere da solo, con l’ausilio della Poli Bortone, sia funzionale al disegno politico Casini-D’Alema per impedire al centro destra di tornare a governare la Regione Puglia. E’ una scelta politica innaturale che rompe in modo clamoroso con la cultura, la storia e le tradizioni dell’elettorato fedele all’UDC, un elettorato di estrazione democratico-cristiana, che si sente alternativo alla sinistra. Nè a noi è consentito favorire in qualsiasi modo il disegno politico dell’UDC, basato sulla concezione delle alleanze variabili. Avremmo potuto fare finta di niente, come fa la sinistra al Comune Capoluogo, dove a parti rovesciate, esiste la stessa situazione che si è venuta a determinare alla Provincia. A base della nostra scelta c’è un motivo di coerenza politica, una coerenza che veniva sollecitata in modo deciso dal nostro elettorato. E’ bene precisare, comunque, che con l’UDC, in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale, ci siamo ritrovati al ballottaggio, con la netta vittoria del Presidente Pepe. Io ritengo che l’elettorato abbia assegnato ai partiti usciti vittoriosi dalla competizione elettorale il mandato di governare la Provincia, dopo la fallimentare esperienza delle amministrazioni di sinistra. E se si dovesse decidere di andare avanti nell’esperienza di centro-destra alla Provincia sarebbe nel pieno rispetto di quel mandato. Ma oggi, dopo l’uscita dell’UDC, esiste alla Provincia una maggioranza per governare? Certo che esiste, ed è la stessa uscita vittoriosa della competizione elettorale; una maggioranza con una forza alleata in meno, ma sempre la stessa, che non cambia natura, che non si è allargata all’apporto di altre forze politiche, estranee al quadro politico di centro-destra. Il problema non riguarda i numeri, ma attiene a ragioni politiche. Esistono le condizioni politiche per andare avanti? Per il PDL queste condizioni esistono. E’ questo il tema su cui si confronteranno le forze politiche e , naturalmente, il Presidente Pepe, al quale spetta l’ultima parola. Mi corre l’obbligo affermare che, a prescindere dalla conclusione della vicenda, ho trovato nel Presidente Pepe un uomo di grande sensibilità e di raro rigore morale: un amministratore che ha fatto sempre prevalere l’interesse pubblico su visioni particolaristiche.