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Manfredonia/ Pecorella, candidato sindaco del Pdl, inchioda Riccardi alle responsabilita’ politiche

<<Il candidato sindaco della sinistra non rappresenta qualcosa di diverso rispetto alla nomenklatura che compone la sua coalizione e che governa da sempre in città. Manfredonia ha bisogno di concretezza e di soluzioni razionali e semplici, altro che di un’idea di futuro…>>.

 

La campagna elettorale è solo agli inizi, ma per Manfredonia si preannuncia una vera e propria “battaglia” fino all’ultimo voto. Queste le conclusioni a cui si giunge dopo aver assistito al primo faccia a faccia tra i tre candidati alla guida di Palazzo San Domenico che si è tenuto su Telefoggia.
<<Tocca registrare che il candidato della sinistra, incalzato sui problemi concreti della città (pesca, agricoltura, disoccupazione, Contratto d’Area, ambiente) è in seria difficoltà – ha commentato a margine dell’incontro Stefano Pecorella, Candidato Sindaco Pdl di Manfredonia -. E si arrampica sugli specchi, scaricando la colpa sul Governo Berlusconi e omettendo le gravi disattenzioni di governo e gestione della città da parte della coalizione che rappresenta>>.
<<Sul Contratto d’Area, ad esempio, Manfredonia sta assistendo ad un continuo sfregio e dispregio dei lavoratori – ha proseguito Pecorella –. Non si sta facendo nulla per arrestare la continua emorragia di chiusure di aziende. Del resto non è una novità: dal 1997 ad oggi quante aziende sono arrivate e andate via senza dar conto a nessuno, nemmeno al Responsabile Unico del Contratto d’Area?>>
<<La sinistra sente franare il terreno sotto i piedi, per l’aumento del consenso sia a livello comunale che regionale nei confronti del Pdl, che è in grande recupero. A Manfredonia c’è una propensione al voto solo del PDL oltre il 40%, per non parlare del consenso nei confronti di tutta la coalizione di centro-destra – ha concluso Pecorella – perciò dobbiamo capitalizzare i risultati fin qui ottenuti, muovendoci compatti contro una sinistra arrogante e a dir poco mistificatrice della reale situazione in cui versa la nostra città, dopo oltre 50 anni di governo, di cui 15 effettuati sempre con la medesima nomenklatura. Chiedo ai cittadini di giudicare chi è davvero la discontinuità rispetto all’amministrazione uscente e la vera alternativa democratica>>.