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Anche due viestani lungo ‘l’autostrada della droga’

Con la Sacra corona unita gestivano 700kg di droga al mese.

 

Un’operazione dei Carabinieri è scattata a Trento, Milano, Foggia e in altre località italiane ed estere, per l’esecuzione di 57 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Trento su richiesta della Procura distrettuale Antimafia per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Alcuni indagati sono stati raggiunti da un mandato di arresto europeo in Spagna, Francia e Belgio mentre altre 13 persone sono state arrestate in flagranza.

Secondo quanto accertato dal Ros, la struttura transnazionale era costituita da marocchini e albanesi e movimentava ingentissimi quantitativi di hashish dal Marocco, cocaina dall’Olanda ed eroina dai Balcani verso l’Italia, dove un sodalizio ritenuto affiliato alla Sacra corona unita brindisina smistava la droga nelle diverse Regioni.

In particolare, spiegano i Carabinieri, a Milano l’organizzazione disponeva di una rete di appartamenti per nascondere la droga e dare rifugio ai trafficanti stranieri.

SEQUESTRATI 7 QUINTALI DI HASHISH E 15 KG DI EROINA
Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Trento, Savona, Milano, Pavia, Bergamo, Novara, Genova, Aosta, Ancona, Terni e Foggia; quattro persone sono state catturate in Spagna, Francia e Belgio. Sequestrati complessivamente oltre 7 quintali di hashish, 15 chili di eroina e numerose campionature di cocaina.

L’operazione, sottolineano al Ros, è la prosecuzione di indagini che nell’ottobre 2008 portarono a 34 ordinanze di custodia cautelare: mentre nella prima fase è stata disarticolata la componente locale dell’organizzazione che faceva capo a Giulio Andrisano, esponente della Sacra corona unita brindisina, la seconda si è sviluppata soprattutto sul fronte internazionale, in collaborazione con la DCSA e la Guardia Civil spagnola, approfondendo i rapporti tra la Scu e un’organizzazione maghrebina, radicata in Lombardia e facente capo al narcotrafficante marocchino Abderrahim Benkhadda.

Questi, secondo i carabinieri, era in grado di approvvigionarsi – tramite il connazionale Rachid Zaouaq, ritenuto il capo della struttura transnazionale – di «ingentissimi quantitativi» di hashish in Marocco, cocaina dall’Olanda ed eroina attraverso la rotta balcanica: droga che veniva poi commercializzata sui mercati lombardo, piemontese, trentino, laziale e pugliese.

Secondo il Ros, l’organizzazione importava mensilmente tra i 100 e i 600 chili di hashish e cocaina (parte dei quali destinati al mercato francese), utilizzando auto o camion appositamente predisposti. Il 7 febbraio scorso sono stati sequestrati nel porto spagnolo di Barcellona 75 chili di hashish nascosti nel doppiofondo di una vettura.

A Milano la droga veniva occultata in una officina e in una rete di appartamenti messi a disposizione da cittadini italiani per dare rifugio ai trafficanti clandestini. L’organizzazione criminale – di cui è stata accertata la disponibilità di armi ed il ricorso ad azioni violente nei confronti di gruppi rivali e clienti insolventi – riforniva «qualificate componenti» della criminalità pugliese, tra cui il gruppo che fa capo a Aldo Abbate e Angelo Notarangelo, detto "u cintaridd", ritenuti esponenti di spicco della criminalità foggiana.