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Manfredonia/ Rifiuti in Capitanata: lavori da 70 mln per 2 discariche  

Sarà bonificata un’area di 7 ettari a Pariti e Conte di Troia.

 

“Dopo la Fibronit continuano gli interventi per la bonifica dei siti di interesse nazionale”: così l’assessore all’Ecologia della Regione Puglia, Onofrio Introna, ha inaugurato il cantiere per la messa in sicurezza permanente delle discariche pubbliche Pariti 1 e Conte di Troia nel territorio di Manfredonia.

L’avvio del cantiere consentirà alla Regione, come spiega Introna, “di bloccare una procedura di inflazione della Commissione europea e risparmiare così almeno 100 milioni di euro. Per una zona di 7 ettari il progetto costerà 70 milioni di euro per 346 giorni lavorativi: 10 milioni a carico dello Stato sul fondo del Commissario delegato per la bonifica e per il resto risorse della Regione Puglia.

Vogliamo risanare tutte le ferite inferte al territorio in una zona ai piedi del Gargano che è molto importante dal punto di vista turistico. Con questa bonifica, inoltre, metteremo al sicuro la falda da eventuali infiltrazioni di sostanze nocive”. La lunga e travagliata storia della bonifica delle discariche di rifiuti solidi urbani Pariti 1 e Conte di Troia, è arrivata al suo positivo epilogo. Le discariche sono nella zona industriale di Coppa del Vento a monte della statale per Foggia.

Il progetto esecutivo è stato redatto dalla società pubblica ‘Sviluppo Italia Aree Produttive’. Fu già fissato anche il termine delle operazioni di bonifica delle due discariche, che dovranno infatti essere ultimate entro il 31 maggio 2010. Già nella seduta di Giunta regionale del 4 dicembre, la Regione Puglia aveva stabilito, o meglio “individuato”, l’intervento di bonifica quale “prioritario”, determinante, nell’ambito della riprogrammazione delle risorse liberate, generate dall’attuazione del Por-Fers 2000- 2006, con particolare e specifico riferimento a quelle generate in fase di attuazione delle misure 1.1 e 1.8 su ‘Interventi di adeguamento e completamento degli schemi idrici, delle relative reti infrastrutturali’.