Menu Chiudi

Regionali/ PDL Vieste: ecco perche’ non si puo’ votare Vendola

L’espressione di un voto consapevole alle ormai prossime elezioni regionali impone che l’elettore abbia BEN CHIARI ALCUNI MOTIVI FONDANTI per augurarsi la vittoria del Popolo della Libertà, di Rocco Palese e soprattutto la sconfitta dello schieramento guidato dal governatore uscente Nichi Vendola. Ne elenchiamo di seguito sintesi e tenore. ·    POLITICA DI TOTALE DISINTERESSE VERSO IL TERRITORIO;
·    VIA L’ELIAMBULANZA
·    CENTRO DIREZIONALE BAIA CAMPI, CHE FARE? BUH
·    VIESTE AVAMPOSTO DEL BALCANI? E CHI SE NE IMPORTA?
·    AGLI UFFICI DELLA REGIONE SEMPRE IL BASTONE FRA LE RUOTE
·    LA DISCARICA E’ SATURA? MEGLIO DECIDERE “DI NON DECIDERE”!
·    UNA CAMPAGNA ELETTORALE TUTTA SLOGAN, MANIFESTI E NIENTE FATTI
·    AL GARGANO NIENTE CULTURA, ZERO FESTIVAL E NOTTI DI TARANTE
·    UN FRENO ALLA LINGUA NEMMENO ALLA BIT. I GARGANICI? MAFIOSI IN DOPPIOPETTO

Per la città di Vieste, per il Gargano e per la Capitanata tutta, gli anni di Nichi Vendola alla Regione HANNO COINCISO CON UNA POLITICA DI TOTALE DISINTERESSE nei confronti di questo territorio. LA SANITÀ VIESTANA e garganica ha conosciuto in questi anni UNA DELLE PAGINE PIÙ NERE MAI SCRITTE, culminate con LA SOTTRAZIONE DEL SERVIZIO DI ELIAMBULANZA e segnate da un impoverimento di servizi, strutture e prestazioni micro e macro sanitarie, che hanno inciso pesantemente sulla tutela e sulla garanzia di un DIRITTO FONDAMENTALE COME QUELLO DELLA SALUTE, che la Costituzione della Repubblica riconosce essenziale per i cittadini.
IL PAESAGGIO, LA TRASFORMAZIONE PRODUTTIVA DELLE RISORSE DEL TERRITORIO hanno subito gli effetti di una devastante POLITICA INTEGRALISTA ED IMMOBILISTA all’insegna del “bloccare tutto pur di non far nascere niente di nuovo” che in una fase segnata dagli effetti della crisi economica ha contribuito AD AGGRAVARE IL PESO DELLE EMERGENZE SOCIALI collegate alla disoccupazione, alle nuove povertà, all’emigrazione ed alla tentazione malavitosa.
La politica di Nichi Vendola non ha contribuito a risolvere di un millimetro la vicenda collegata alla possibile DESTINAZIONE D’USO REALMENTE PRODUTTIVA DEL CENTRO DIREZIONALE DI BAIA DI CAMPI, nonostante, il Governatore ne avesse solennemente promesso una trattazione risolutiva.
Nonostante la posizione marittima strategica di avamposto verso i Balcani, OGNI POLITICA DI SVILUPPO E DI INTERSCAMBIO CON L’ALTRA SPONDA DELL’ADRIATICO promossa dalla Giunta regionale di Nichi Vendola ha solo coinvolto la penisola salentina e mai riguardato Vieste ed il Gargano.
IL RILANCIO ED IL RIORDINO PRODUTTIVO ED URBANISTICO dell’area del porto peschereccio e del completando Porto Turistico o di altri ambiti cittadini continuano a risentire di un PODEROSO OSTRUZIONISMO TECNICO-BUROCRATICO messo in atto dagli apparati degli assessorati competenti con procedure dilatorie, di latente contenzioso, messe in atto al solo scopo di osteggiare l’attività di un’amministrazione comunale che ha la sola colpa di appartenere ad uno schieramento politico non omologo.
Nella vicenda della DISCARICA COMPRENSORIALE DI VIESTE, a rischio chiusura, poca e frammentaria è stata l’assistenza della Regione nella direzione di in una soluzione soddisfacente dell’emergenza. Nella maggior parte dei casi, la Regione di Vendola ha ricorso SOLO ALLA MERA LOGICA DEL RINVIO E DELLA PROROGA senza alternative concrete.
Tutti i candidati riconducibili allo schieramento del governatore Nichi Vendola hanno condotto una DISPENDIOSA CAMPAGNA ELETTORALE ALL’INSEGNA DELLA POLITICA DELLE CHIACCHIERE con proposte di PROGRAMMI VAGHI E GENERICI, SENZA IMPEGNI PRECISI, SENZA SOLUZIONI CHIARE E NETTE, nel più rigoroso RISPETTO DEL MANUALE DEL PROFESSIONISTA DELLA POLITICA, facile a scovare slogan, a rifugiarsi in concetti e giri di parole  fritellosi, ma sempre allergico alle soluzioni concrete ed ai pronti interventi risolutivi.
La sedicente RIVOLUZIONE CULTURALE, tanto sventagliata da Nichi Vendola, non ha conosciuto alcun effetto sul nostro territorio. NON UNA MANIFESTAZIONE DI ALTO PROFILO, nessun festival, NESSUNA ATTENZIONE E SOSTEGNO, ALLA PROMOZIONE DEL PAESAGGIO, DELLA CULTURA E DELLE TRADIZIONI di questo territorio, in grandi appuntamenti fieristici. Nessun rilancio culturale e sociale, ma una malcelata insofferenza del Governatore CULMINATA NELLA FAMOSA GAFFE ALLA BIT DI MILANO nel corso della quale etichettò, senza alcuna cautela, gli abitanti come “mafiosi in doppiopetto”.

Alla luce di dette motivazioni, la vittoria  del Popolo delle Libertà e del candidato Rocco Palese alla guida della Regione Puglia, non può essere un semplice auspicio, MA È NELL’INTERESSE VERO È PROPRIO DI QUESTO TERRITORIO E DEL FUTURO DEI SUOI CITTADINI.
 

Il Coordinatore della PDL
Raffaele ZAFFARANO