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Riceviamo e Pubblichiamo/ Risposta all’articolo dell’8 maggio 2007 (riguardante Mastroiorio Michele)

Salve sono Quagliano Anna Pia vi invio un’email riguardante il caso dell’8 maggio 2007 di MASTROIORIO MICHELE spero che voi possiate pubblicare il mio commento in risposta alla vostra notizia data due anni fa…vi sarò davvero grata della visibilità che darete a questa mia dichiarazione sui fatti svolti.

 

Sono Quagliano Anna Pia, mamma di Michele Mastroiorio vi chiederete il perchè mi metto in causa dopo (tre anni dall’accaduto) rispondo solo adesso, perche aspettavo il verdetto della cassazione per poter dare almeno una mia opinione sulla disguida accaduta a mio figlio, perchè anche lui è stato una vittima dell’episodio, accaduto l’8 maggio 2007. Per prima cosa vorrei dire, e far capire alle persone che hanno giudicato mio figlio, definendolo un delinquente, e che è una persona rispettosa, verso le altre persone, e questo solo perchè è sempre stato seguito da noi genitori ed ha sempre avuto delle regole da seguire.
Questo caso ha fatto rimanere perplessi un po tutti perchè una condanna del genere non viene data neanche ha una persona che compie un’omicidio…Ci sono referti medici che non dimostrano quei tipi di reati, dei quali e stato accusato, e quindi sosteniamo che la punizione data è ingiusta, e per questo ci chiediamo il motivo…Vorrei fare sapere a tutti i giornalisti che hanno pubblicato senza sapere nulla, che mio figlio, MASTROIORIO MICHELE non l’ha trasportata fuori dalla discoteca, e quanto meno non ha abusato di nessuno, l’unica cosa che voglio ribadire che si è (trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato).So che io in questo momento non potrei dare consigli a nessuno, visto quello che è accaduto, MA MI DOMANDO: COSA CI FANNO DELLE RAGAZZE A QUELL’ORA FUORI CASA E IN LOCALI FREQUENTATI DA PERSONE DI ETA’SUPERIORE.Voglio esprimere un mio ultimo pensiero:avrei preferito che fosse stato condannato dai giudici anzichè essere condannato da voi giornalisti…
L’unica cosa di cui siamo convinti,e che quando finirà questo incubo mio figlio AVRA’ la possibilità di tornare a fare la vita di una volta, e dimostrare a tutte le persone che hanno goduto della disgrazia accaduta nell’8 maggio 2007

<Klaro.loffio@alice.it>

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Gentile Signora,
premetto che sono mamma anch’io e capisco pienamente il dolore che può provare con un giovane ragazzo in carcere. Noi genitori vogliamo solo il meglio per i figli, li educhiamo nel miglior modo possibile, non facciamo mancare nulla a loro, facciamo delle rinunce pur di accontentare loro. Cerchiamo di insegnare l’educazione e il rispetto per il prossimo. Ogni genitore vuole il meglio per il figlio, a volte sbagliamo nei modi, ma sicuramente non sbagliamo nell’intenzione.
Ma non posso accettare che una mamma come Lei che ha sempre seguito il figlio, cerca di crearsi un alibi con la frase: COSA CI FANNO DELLE RAGAZZE A QUELL’ORA FUORI CASA E IN LOCALI FREQUENTATI DA PERSONE DI ETA’SUPERIORE?
Chi è lei per poter giudicare la figlia di un’altra persona? E poi che differenza c’è se è maschio o femmina. Se c’era suo figlio poteva esserci anche la ragazza, oppure no? Lei è sicura di aver sempre saputo cosa facesse suo figlio? L’ha sempre sempre seguito quando non era in casa? Quante volte ci dicono che vanno dall’amica e poi invece vanno ad incontrarsi con l’amico?
E avendolo educato come dice lei, visto che lei sostiene che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, perchè suo figlio non ha aiutato la ragazza? Perchè non ha chiamato lui le forze dell’ordine? Oppure lei non ha figlie femmine? Chi ha dato il diritto a suo figlio anche solo di sfiorarla questa ragazza? La condanna sicuramente arriva dopo un processo che si è svolto sui fatti e non sugli articoli dei giornalisti!
Dobbiamo ammettere che i figli sbagliano e questa cosa è molto dura da accettare!!
Pregherò per Lei e Suo figlio, le mando un’abbraccio, ma le consiglio anche di rivolgersi a qualcuno che possa aiutarla in questo momento difficile..