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L’attrattore culturale del Gargano sarà l’Auditorium della Musica Popolare

 

Il comprensorio del Gargano ha contraddistinto la propria pianificazione su profili di forte connotazione ambientale, culturale e di valorizzazione del patrimonio storico, culturale e della tradizione.
All’interno di questa connotazione si inserisce la proposta progettuale dell’Auditorium della Musica Popolare del Gargano che oggi può ragionevolmente sperare di trovare una fonte finanziaria, di supporto perché venga realizzato, impegnativa e importante.

Una fonte che sposa il principio di rafforzare una tradizione che in un territorio esprime e che ha già dimostrato si saper valorizzare in anni di esperienza portando il Carpino Folk Festival ha dimensioni di livello nazionale e internazionale.
Oggi la Regione Puglia ha compreso che il Carpino Folk Festival non si limita al circondario, non si limita al contesto territoriale nel quale di esprime, ma è un elemento forte di attrazione, è un attrattore culturale importante.
Come in altre aree della nostra regione, ad es. nel Salento, iniziative si stanno sviluppando nella stessa direzione, la Regione immagina un percorso di due poli geografici in cui l’elemento della valorizzazione della tradizione artistica, musicale e creativa possa trovare elementi di sintesi all’interno di uno scenario che vede ormai la Puglia, su questo tema specifico, lanciata su contesti nazionale e internazionali.

Proviamo ad immaginare il Carpino Folk Festival con la struttura che si sta provando a realizzare non in un circoscritto contesto, anche se già oggi importante con una affluenza che supera i 60.000 spettatori nella settimana, ma come un attrattore che possa portare a valore economico una struttura come questa che deve ovviamente diventare un contenitore di eventi da realizzarsi durante tutto l’anno anche diversi dal Carpino Folk Festival e che sia anche in grado di spostare eventi che si riconducono ai principi ispiratori del Carpino Folk Festival.
Oggi ci sono gli strumenti finanziari che possono sostenere questo progetto. Uno è il Programma Poin che realizzerà progetti ad impatto e a valenza internazionale. La Regione Puglia sta facendo uno sforzo per individuare interventi che siano candidabili all’interno di questo strumento finanziario.
Negli incontri avuti, ho potuto già presentare l’idea dell’Auditorium. Adesso occorre attrezzare un livello di progettazione adeguato a garantire a chi erogherà i finanziamenti che veramente si tratta di un attrattore culturale.
Stiamo lavorando per questo obiettivo.

 

La stessa Amministrazione di Carpino con l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival, appena, ha intravisto la possibilità concreta di realizzazione, ha messo in atto meccanismi tempestivi che poche volte ho visto nella mia quindicennali esperienza lavorativa nel settore.
Abbiamo il 2010 e 2011 come biennio di riferimento per lavorare su questo intervento. Sappiamo che il livello di qualità tecnico/progettuale è tale da aspettarsi che ci possano essere le condizione per portarlo a compimento.
Da parte mia, fino a quando rimarrò alla guida dell’area tecnica di Area Vasta, ho sostenuto e sosterrò la battaglia per questo Auditorium.
Abbiamo già calendarizzato una serie di incontri di approfondimento perché ritengo l’Auditorium uno dei pochi progetti di respiro tale da portare beneficio economici non solo a Carpino, non solo ai territori dei comuni circostanti, ma al comprensorio garganico nella sua totalità.
Costruire questa struttura, con queste caratteristiche, significa farlo diventare un potenziale polo di attrazione di tutti gli eventi artistici, culturali, congressuali ed espositivi che possono essere a dimensione provinciale e regionale.

Il Gargano è un territorio a forte vocazione storico-culturale, a forte vocazione ambientale che attualmente è per lo più in stato di abbandono. In questo contesto, la realizzazione dell’Auditorium della Musica Popolare è un passaggio che può diventare il primo passo, la prima pietra per una programmazione che possa portare ad un processo di riqualificazione territoriale e di rivitalizzazione dei centri storici di Carpino e di tutti gli altri comuni del comprensorio del Gargano.
Questo non è solo un mio convincimento personale, ma di tutti gli amministratori del territorio.
E’in questa direzione che la pianificazione strategica di Capitanata 2020 sta lavorando. Insieme a questo progetto ne verranno sviluppati altri durante questo biennio proprio perché il contenitore che stiamo immaginando non sia l’unico esempio virtuoso di programmazione, ma si inserisca in un contesto di riqualificazione urbana, di riqualificazione delle aree degradate e di riconversione ad uso turistico del nostro patrimonio storico culturale e ambientale in cui l’evento Carpino Folk Festival diventa la luce, il faro che permetterà di aggregare una massa di interessi le cui ricadute economiche non sono solo riconducibili alla struttura stessa, ma potranno sviluppare un indotto sull’artigianato, sulle produzioni tipiche, sulla riqualificazione del paesaggio rurale e antropizzato per portarlo ad una fruizione pubblica e collettiva dei residenti ed innalzare la loro qualità della vita.
Carpino ha differenza di molti altri contesti marginali ha già un evento riconosciuto e riconoscibile. A questo evento gli dobbiamo dare una sede ed una collocazione fisica per innalzare in maniera esponenziale i margini di miglioramento.
SCIANNAMEO Fabio, avvocato, esperto di programmazione economica, marketing territoriale e politiche comunitarie, è componente del Tavolo tecnico del Piano strategico di area vasta “Capitanata 2020”