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Bertolaso a Montaguto: ‘Speriamo di riaprire la ferrovia entro il 31 maggio’

“Il maltempo rallenta gli interventi ma i lavori vanno avanti”.  Speriamo ancora di poter riaprire la linea ferroviaria Napoli-Bari entro il 31 maggio. Per la statale 90, invece, bisognerà aspettare un altro mese”. Così Giudo Bertolaso, capo della Protezione Civile dopo il sopralluogo sulla frana di Montaguto, il quarto convocato da quando il Governo ha riconosciuto lo stato di emergenza. “Nell’ordine – spiega – sono tre le priorità: la ferrovia, la statale e la messa in sicurezza della frana (avanza alla velocità di 4 metri al giorno, ndr) che richiederà diversi mesi di lavoro”.

Bertolaso la ribadito la necessità di lavorare in sinergia con le autorità locali. Della frana si discuterà anche oggi in un vertice a Roma, nella sede della Protezione Civile. I sindacati appulo-campani presenteranno al Governo un documento condiviso anche dalla Regione Puglia. Proprio sabato il procuratore della Repubblica di Ariano Irpino, Luciano D’Emmanuele ha confermato l’apertura di un’inchiesta.

Al momento non c’è nessuna iscrizione nel registro degli indagati. Probabilmente Bertolaso tornerà a Montaguto lunedì prossimo per verificare lo stato dei lavori. Alla riunione di ieri c’erano anche i tecnici delle Ferrovie dello Stato, gli amministratori locali e della Provincia di Avellino, il generale Francesco Tarricone, comandante della Forza Operativa di Difesa per l’Italia centro-meridionale.

Di seguito una sintesi delle dichiarazioni di Bertolaso. BERTOLASO – Le piogge intense di questi giorni hanno reso molto difficili le condizioni di lavoro ma grazie alla grandissima disponibilità di tutti, il lavoro va avanti e i risultati non mancano. Nonostante il particolare contesto meteorologico di questa settimana, riusciamo a portar via più di quanto viene ogni giorno scaricato a valle dalla frana che continua a muoversi.

Una frana, la più vasta d’Europa con i suoi oltre 3 km di fronte, che galleggia su un fiume d’acqua prodotta dalle tante sorgenti naturali che emergono lungo il versante e ne favoriscono lo slittamento. Fortunatamente l’80% dell’acqua del lago artificiale formatosi a monte della frana è stato già drenato.