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Provincia/ Il mosaico di Pepe vale almeno 4 assessorati. Il Pdl scalpita

La verifica dell’onorevole Antonio Pepe a Palazzo Dogana si fa sempre più intricata e non troverà compimento neppure entro questa settimana. Tre gli avvicendamenti certi, al Turismo, ai Lavori Pubblici e al Bilancio, ma potrebbero essere altre le Caselle da conquistare. Al posto di Di Gioia i è in trepida e al contempo laconica attesa Mimmo Farina, consigliere cerignolano in quota Tatarella-Gatta. Se da un lato, sembra ormai sicuro il reingresso dell’Udc in Giunta, con due assessori (uno per l’onorevole Angelo Cera, Costanzo Di Iorio e l’altro indicato dal segretario provinciale Franco Di Giuseppe), dall’altro potrebbero cadere alcune pedine più instabili per lasciar spazio a nuovi assetti. Come è noto gli equilibri del senatore Morra sono mutati. Entrambi i suoi uomini nell’amministrazione, Lallo Montanino, sono molto vicini a Pepe, ma il secondo ha un doppio incarico(è sindaco di Deliceto) pertanto potrebbe dover sgomberare il campo. Un altro sindaco Nino Santarella (in odor di sfiducia a Candela) potrebbe essere sacrificato, dato il minor peso di Roberto Ruocco. Anche a Gabriele Mazzone, in quota Tonio Leone, potrebbe esser richiesto un avvicendamento per sedare le esigenze del gruppo Pdl e dei consiglieri delle liste civiche, dal momento che Stefano Pecorella dovrebbe rimanere in sella fino ad agosto. Per Rocco Ruo sta trattando Cecchino Damone. Lucio Tarquinio, invece, privo del suo fedele Raimondo Ursitti e attaccato alla poltrona di capogruppo del suo Paolo Mongiello, potrebbe indicare Paolo LaTorre. Insomma sono almeno 4 le poste in gioco.