Menu Chiudi

Rischio Usura, classifica Eurispes: Foggia è 11^

La crisi economica, con le famiglie e le piccole e medie imprese in difficoltà per l’aumento dei prezzi e la pressione fiscale. Fattori che contribuiscono ad alimentare l’usura. Ecco quanto sostenuto nel rapporto ‘L’usura: quando il ”credito” e’ nero’, in cui l’Eurispes traccia una mappa del fenomeno in Italia attraverso l’Iru (Indice di Rischio Usura). Dal "triste" tracciato, si evidenzia come la Provincia di Foggia si posizione all’undicesimo posto nella classifica nazionale con un rischio pari all’84.3%. Non va meglio, in quella regionale dove "guadagna" il podio più alto, a seguire le province di Brindisi, Lecce, Taranto e Bari. Una classifica che fotografa il Mezzogiorno d’Italia. La maggiore vulnerabilità di questo territorio rispetto al resto d’Italia trae origine dalla persistenza, di talune condizioni che si ritiene favoriscano il diffondersi del fenomeno dell’usura, tra cui: l’elevato tasso di disoccupazione; il Pil pro-capite notevolmente inferiore rispetto alla media nazionale; la diffusione della criminalità (estorsioni, associazioni a delinquere); le crescenti difficoltà economiche di famiglie e imprese (protesti, sofferenze, cessazioni di impresa) e le difficili condizioni di accesso al credito (tassi di interesse medi attivi superiori rispetto alla media nazionale). Del resto, i dati emersi dal "Rapporto Italia 2010", erano già un chiaro segnale: il 28,6% delle famiglie italiane ha un reddito mensile che non gli consente di "sopravvivere" fino alla fine del mese. Il ricorso ad una forma di prestito è, praticamente, obbligata. Il rischio di trovarsi in condizioni di sovra – indebitamento è cosa probabile. Il rischio, infine, di essere vittime di usura è altamente prevedibile.