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A Peschici il consorzio degli operatori turistici è svanito dopo appena un anno

La nuova associazione avrebbe dovuto rilasciare le sorti del turismo. Con l’obiettivo di destagionalizzare. Un gruppo di 40 membri e tante chiacchiere. Ora tutto è finito.

 

Poco più di un anno fa, dopo un entusiasmante incontro nella sala consigliare comunale, si costituiva l’Associazione Degli Operatori Turistici di Peschici.
Oggi, di quel gruppo di operatore nel settore che contribuisce al benessere collettivo del promontorio non ve n’è alcuna traccia tangibile. Il gargano ha molte potenzialità ed un modo per emergere è farsi conoscere a livello nazionale ed internazionale è unirsi e fare promozione. Lo scopo era appunto quello di fare sistema e creare una sinergia virtuosa che permetta una collaborazione duratura tra i proprietari delle strutture ricettive che portano su queste terre il 40% delle intere presenze regionali prima di questa associazione Peschici aveva un suo OPETUR, ma il campanilismo e la chiusura- palesemente negativa dei gestori- proprietari semplicemente interessati al proprio guadagno, l’aveva fatto naufragare e scomparire. Sta accadendo la stessa cosa a questo nuovo consorzio? Pare di si. Si era costituito prima della stagione turistica 2009 e l’entusiasmo iniziale aveva portato alla stampa di una guida- cartina del territorio comunale e alla costruzione di un sito ( www.infopeschici.it). Ma dopo questa iniziativa niente di niente. Dall’incontro in cui si era eletto il presidente, Giuseppe Iacovangelo, ed il direttivo che vedeva Ira Montagano, alla vicepresidenza , Michele Sciotti alla segreteria e Arcangela Fasanella, Ottavio Rauzino, Oscar Biscotti e Nicola Tardivo nelle vesti dei consiglieri, emersero più iniziative da intraprendere. Tra queste:
Pubblicità sui media locali e a diffusione extraregionale ( carta stampata, radio e tv ) ; allestimento di un camper itinerante con le immagini più suggestive del Gargano; promuovere e mantenere contatti con gli enti e le commissioni di programmazioni di stage e conferenze, pubblicizzare Peschici sui jumbo-tram nelle maggiori città italiane e partecipazione alle principali fiere turistiche internazionali.
Tutte buone e  valide idee che il tempo ha fatto affievolire e accantonare; alla stessa BIT non vi era alcuno stand, figuratevi un rappresentante, se non fosse stato per Vincenzo De Nittis, consigliere con la delega al turismo, di Peschici c’erano solo le hostess.
Nella riunione costitutiva, il neo eletto presidente, per sottolineare la centralità e l’importanza di questa nascita, disse : “L’associazione deve essere il punto di riferimento di tutti noi, e deve fare da punto di ascolto a cui sottoporre i problemi, le richieste, eventuali progetti, per poterne discutere tutti assieme e in maniera immediata. Se nell’attuazione del programma ci sono cose che non vanno, o che si potrebbero migliorare, è vostro compito portarli all’attenzione di tutti, in modo da cercare tutti insieme, le giuste soluzioni. Lo stesso De Nittis che ne fu promotore-organizzatore, convinto che era necessario unirsi e collaborare, oggi è rimasto quasi da solo. E’ una visione egoistica quella di Peschici; ogni struttura è in concorrenza- non complementare- con quella vicina; ogni ristorante è migliore dell’altro, gli stessi prezzi vengono spinti al ribasso pur di riempire degli pseudo “appartamenti” per due settimane ad agosto. Si è tanto parlato – e solo parlato-di destagionalizzare ; ma se non arriva giugno il paese non si attiva si possono contare su una mano gli alberghi, i bar aperti a pasqua; constatare con una banale passeggiata le spranghe sulle porte dei negozietti del centro storico. Ci si unisce ma ci si fa la guerra; ma quella di oggi è una guerra tra poveri. “ L’ Associazione esiste, non è sparita- ci tiene a sottolineare l’assessore De Nittis-  la crisi economica ci ha solo rallentati non fermati; abbiamo in mente una card per le strutture convenzionate e l’intenzione di continuare ad aggiornare il sito per vedere se è un modo di promozione che funziona”. Sarà; ma a noi pare sia solo una goccia nell’immensità di questo Adriatico che fa- per fortuna- innamorare , ogni anno, di questa terra, migliaia di turisti.

Domenico Ottaviano Jr.