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Pesca, nuove norme comunitarie: Vendola scrive a Galan

"L’entrata in vigore il 1 giugno scorso delle nuove norme comunitarie sulla pesca nel Mediterraneo ha provocato un allarme crescente fra gli operatori e le marinerie delle regioni più interessate. Un regolamento, bisogna avere l’onestà di rimarcare, che non è giunto all’improvviso, essendo stato approvato già nel 2006. Certamente, però, come i fatti di questi giorni ci raccontano, la scadenza del 1 giugno è stata accolta da una colpevole impreparazione". Comincia così la lettera che il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha scritto al Ministro Galan in merito alle proteste degli operatori sulle nuove norme comunitarie sulla pesca nel Mediterraneo. "Ma se è vero – prosegue Vendola – così come lamentano gli operatori, che sia impossibile reperire le nuove maglie più larghe previste dallo stesso regolamento, allora occorre agire responsabilmente per ricercare soluzioni adeguate che consentano di dare delle risposte a chi oggi si trova nella difficoltà di produrre reddito. Soluzioni che ci permettano di rispondere alla crescente agitazione che sta scuotendo l’insieme delle marinerie, soprattutto delle regioni che si affacciano sull’Adriatico". Secondo Vendola "se, come appare, la via della deroga diviene difficilmente percorribile, le uniche risposte che si possono dare come misure di accompagnamento a questo nuovo scenario non possono che essere quelle di un fermo biologico, insieme a risorse e strumenti capaci di ammortizzare il disagio dei lavoratori. Penso che siano, queste, soluzioni attuabili, che ripercorrono precedenti azioni intraprese dal governo nazionale per andare incontro alle difficoltà degli allevatori settentrionali rispetto alle quote latte. In quella occasione, come certamente ricorderà, il governo fece ricorso ai Fondi Fas per arginare il disagio economico e sociale che quel provvedimento comunitario aveva provocato. Allo stesso modo, allora, anche oggi si potrebbe attingere nuovamente alle risorse Fas per interpretare queste misure che ci aiuterebbero ad attutire gli effetti traumatici della normativa europea sui nostri pescatori". "Sono informato – conclude il Presidente – che nei prossimi giorni dovrebbe incontrare le Regioni che, per tramite del mio assessore alle Risorse Agroalimentari Stefàno, Le hanno chiesto un tavolo tecnico dedicato a questo tema. Probabilmente quella potrebbe essere l’occasione per dettagliare un provvedimento che vada in questa direzione. La saluto con la convinzione che si possa fare nell’immediato qualcosa di efficace che ci consenta di concretizzare la nostra comune preoccupazione per le difficoltà del settore e di agire prima che le numerose manifestazioni di protesta sfocino in qualcosa di molto più preoccupante".