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Parco del Gargano/ Pecorella al lavoro: “Dotare l’Ente degli strumenti di pianificazione”.

Al via PSE e Regolamento.

 

“Dopo oltre sette anni dalla redazione del Piano del Parco, abbiamo iniziato finalmente un percorso che si concluderà, spero nel più breve tempo possibile e con la massima condivisione del territorio, con la sua definitiva adozione. Tutti devono comprendere, come sinora non è stato, che questo strumento, assieme al Piano Socio Economico (PSE) ed al Regolamento del Parco, sono indispensabili per attrarre finanziamenti, sinora perduti, e pianificare razionalmente gli interventi di un’area protetta tra le più straordinarie del nostro Paese." Stefano Pecorella , 47 anni compiuti lo scorso 14 maggio, commissario del Parco del Gargano dal 30 aprile scorso, ha le idee chiare su quali obiettivi puntare a breve, ma soprattutto, a lunga scadenza “perché un Parco” spiega “deve darsi un orizzonte certo e chiaro, obiettivi concreti e raggiungibili”. “Con i dirigenti dell’Ente Parco” aggiunge “stiamo approntando interventi che vanno dalla Campagna Antincendi alla presenza propositiva dell’Ente nella cabina di regia dell’Area Vasta e di Capitanata 2020. Elementi di discussione per dimostrare la determinazione nel dare all’ente strumenti di programmazione certi e condivisi nell’interesse di tutta la comunità del Parco e del Gargano. Siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo, ma facciamo appello alla sensibilità di tutti i nostri interlocutori, al fine di marginalizzare con gli atti concreti le sciocche e strumentali critiche personali e politiche. Lavoreremo altresì consapevoli che vanno in tutti i modi armonizzate le esigenze inderogabili delle attività produttive e quelle altrettanto inderogabili della tutela ambientale, perché senza tutela della natura non c’è sviluppo e senza sviluppo non c’è futuro per il nostro territorio. Ma detto questo, ritengo che in questa fase noi abbiamo il dovere di porci nei confronti del territorio, in una maniera tale da far percepire il Parco come una opportunità, una risorsa, un’occasione unica e non come un vincolo, un qualcosa da sopportare e per questo da “aggirare”. Puntiamo a tal proposito a mettere su un sistema di regole condivisibili ed accettabili. Solo così, riteniamo, saranno rispettate. La nostra battaglia sarà soprattutto culturale. Far capire – è il nostro obiettivo – ai garganici che il territorio non è nostro. E’ di tutti.” Pecorella sorvola sulle polemiche che hanno accompagnato la sua nomina al Parco: “Ringrazio il ministro Prestigiacomo per la nomina, sono stato chiamato ad agire, ad operare, e solo ciò mi guiderà nei prossimi mesi. Il resto non mi interessa”.