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Rivoluzione in Provincia meno Collegi e più Consiglieri

La nascita della BAT cambierà la geografia politica.

 

Capannelli di consiglieri, cartine geografiche e elettori. Nei corridoi di Palazzo Dogana da qualche giorno le preoccupazioni si concentrano più sulle prossime elezioni che sulle tre poltrone rimaste vacanti in giunta. L’amministrazione provinciale deve mettere mano ai propri collegi elettorali, tagliarne sei e ridistribuire gli elettori. Non sarà un’operazione priva di sgambetti politici. Fra tre anni, per effetto della nascita della sesta provincia pugliese e del taglio del 20 per cento dei rappresentanti nelle assemblee degli enti locali, la Capitanata non eleggerà più 30 consiglieri bensì 24. Qualche giorno fa la Prefettura ha trasmesso al presidente, Antonio Pepe la proposta. Entro il 19 luglio il Consiglio provinciale deve formalmente modificare le proprie circoscrizioni elettorali. Può accogliere la proposta tecnica elaborata dalla Prefettura o predisporne un’altra tenendo conto però dei parametri fissati dalla norma. Se non si esprimerà, varrà quella formulata dai palazzo del Governo. Foggia passa da sette a sei collegi. Il capoluogo ha eletto Pasquale Pellegrino (Udc), Sergio Clemente (Pd) e Paolo Mongiello (Pdl). A rischio però non è un solo scranno bensì due. Questo perchè al sesto collegio foggiano vengono accorpati anche tre Comuni del basso Tavoliere: Carapelle, Ordona e Orta Nova con una marcata identità elettorale localistica. Anche Manfredonia dovrà rinunciare ad un collegio, passando da tre a due. Lotta tutta interna al Pd tra Antonio Angelillis, Vincenzo Balzamo, Antonio Prencipe e per il Pdl Giuseppe La Torre.
Saranno soppressi inoltre i collegi di Accadia, Cagnano Varano e Castelnuovo della Daunia – Casalnuovo Monterotaro e Orta Nova, San Marco in Lamis, e uno a San Severo; e sarà istituito un nuovo collegio quello di Troia. Accorpamenti e redistribuzioni rendono più difficile la partita per il garganico Rocco Ruco (centrodestra), per Aniello Masciulli (Pdl) e Francesco Di Paola (Pdl) eletto a Margherita di Savoia che fa parte ormai della Bat.