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Foggia/ L’’Authority per ora è salva. Ma al Senato colpi bassi

Sembra quasi di essere in trincea: la difesa al Senato dell’articolo 7 comma 30, in cui viene citata l’Authority per la sicurezza alimentare, richiede strumenti di tecnica paramilitare. L’imboscata dei senatori Paolo Tancredi e Andrea Pastore, entrambi Pdl, avrebbe avuto successo se non fosse stata neutralizzata dall’argine del voto contrario in commissione Bilancio. Una commissione presieduta dal pugliese Antonio Azzolini, sindaco Pdl di Molfetta, che nell’occasione ha votato contro la sua maggioranza.

Dobbiamo attenderci altri colpi bassi? «Temo di sì», dice la senatrice Colomba Mongiello che del salvataggio dell’Authority ne ha fatto ormai un punto d’onore. L’esponente del Pd ha montato quasi una guardia armata in commissione, che presidia giorno e notte alternandosi in turni di «guardia» con alcuni suoi collaboratori.

Ma non è un’offensiva contro Foggia, come potrebbe sembrare sulle prime. «Ho l’impressione – dice la senatrice foggiana – che i due parlamentari con quell’emendamento di soppressione del comma 7 avessero un altro obiettivo». Ricordiamo, infatti, che nel comma 7 della manovra finanziaria sono stati inseriti altri enti cosiddetti «inutili» che il governo aveva cancellato. «Devo però far notare – aggiunge Mongiello – che Pastore e Tancredi sono due parlamentari di punta del Pdl, che il partito chiama quando bisogna far passare provvedimenti che scottano. E far cancellare un articolo sponsorizzato dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Gianni Letta, non può che essere un lavoro sporco».

I lavori in commissione proseguiranno domani e ci sono ancora 2600 emendamenti da esaminare. Il testo che salva l’Agenzia è ancora quello concordato con il sottosegretario Letta e non necessita di modifica alcuna. «Ma perchè ciò non accada è necessario seguire pedissequamente i lavori della commissione», aggiunge la senatrice Mongiello.

Se l’Authority passerà indenne le trappole della commissione, il gruppo del Pd ha già presentato un ordine del giorno in cui si chiede al governo l’emanazione dei decreti attuativi per rendere operativa l’agenzia a Foggia. «L’ordine del giorno – spiega Mongiello – porta la firma in testa del presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro e dei parlamentari Luigi Zanda, Nicola Latorre e tutto il gruppo del Pd e dei senatori pugliesi nessuno escluso. Dal punto di vista politico è un passaggio molto importante per la nostra Agenzia. Dobbiamo ora stare attenti affinchè il comma 7, una volta superate le insidie della commissione, entri nel maxiemendamento sulla manovra del governo».

Massimo Levantaci