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IL TRABUCCO DI PUNTA SANTA CROCE, EROE E MARTIRE DELLA CITTA’ DI VIESTE

 

Riceviamo e pubblichiamo
Apprendo dai giornali che in una notte di tempesta il trabucco del porto ha salvato da morte sicura una grossa barca a vela ed il suo equipaggio di quattro uomini ed una donna.
Lo ha fatto con supremo disprezzo del pericolo e a grave rischio della propria incolumità personale.

Infatti ci ha rimesso le due antenne grandi, le due antenne piccole o «ponencini», l’antenna interna a sostegno e governo del «coppo», il coppo stesso, un chilometro di «cime« o corde per l’operatività della pesca, un altro chilometro di fili di ferro a tripla zincatura per la tenuta ed il sostegno di tutte e antenne.
Allora mi sembra doveroso suggerire a Giorgio Napolitano, nostro amato presidente del Repubblica, di voler conferire al trabucco di Punta Santa Croce una medaglia d’oro al valor civile.
Però, caro Giorgio, mi raccomando, una medaglia sì, ma non alla memoria, come da tempo invece vorrebbe fare l’Amministrazione comunale di Vieste
Vincenzo Spalatro presidente «Associazione Trabucchi del Gargano»