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U.S. Foggia/ Casillo a 100mila euro dal club

“Pago 400mila euro per il titolo sportivo”. I soci: “costa 500mila”. Trattativa ad un passo dalla conclusione, Pavone già a Milano per “acquistare nuovi giocatori”.

 

Le parti sono vicinissime, praticamente a contatto. Centomila euro separano Pasquale Casillo dal Foggia. E’ la differenza richiesta dai soci sul valore del titolo sportivo che Capobianco & C. valutano 500mila euro e Casillo invece 400mila. Quisquilie ormai, il ritorno di don Pasquale in sella al club rossonero sembra davvero questione di ore. Dodici per la precisione. Il legale dell’imprenditore campano, Mario Ciarambino, ha infatti fissato per l’ora di pranzo il termine inderogabile. «Bisogna fare la campagna acquisti e avviare la stagione. Siamo in limite tempo massimo», ha spiegato il legale ieri sera. Così stamane sono già partiti alla volta di Milano gli emissari di Casillo con il mandato di «acquistare giocatori»
Già operativo dunque il ds Pavone? «Pavone ha preso diversi contatti – ha risposto ieri sera al telefono Ciarambino – abbiamo bloccato alcuni giocatori importanti, se aspettiamo ancora rischiamo di farceli portare via. Bisogna chiudere i contratti». Anche se la trattativa con gli otto soci dovesse arenarsi? «In tal caso vuol, dire che il nostro ds sarà andato a visitare il Duomo».
E’ stata anche ieri una giornata molto incerta, vissuta sulle ansie di una trattativa mai decollata ma che si è alimentata di molte indiscrezioni (dei tifosi) e vissuta soprattutto nel pieno del tam tam mediatico. I tifosi ormai sognano ad occhi aperti, non vedono l’ora di riabbracciare Casillo (e Zeman) e da un paio di giorni non fanno altro che lanciare messaggi di questo tenore dai vari siti. La piazza è già con Casillo, come volevasi dimostrare. E’ bastato che Casillo pronunciasse il nome del boemo per rivivere i fasti di Zemanlandia e sognare l’ascesa dalla C alla serie A. Non c’era più partita per i vecchi soci, a questo punto solo Casillo può decidere di mandare all’aria tutto.
Nella ricomposizione di una trattativa vissuta sul piano mediatico, non va però dimenticata la disponibilità dei vecchi soci a fare un passo indietro. E in un certo senso sono stati obbligati a farlo, tenuto conto che le pressioni del tifo organizzato e il tempo non hanno giocato certo a favore di un confronto sereno e razionale. Dopotutto di fronte alla prospettiva di rivivere un’altra epoca d’oro del calcio rossonero (sedici anni dopo), i vecchi soci in che modo avrebbero potuto rilanciare? Qualche giorno fa l’ex presidente, Tullio Capobianco, aveva auspicato uno «scatto d’orgoglio dell’imprenditoria foggiana», ma le scadenze incombono e il Foggia dei vecchi soci oggi non potrebbe che garantire una gestione economica molto oculata.
Passaggio di mano dunque inevitabile e così Casillo, fiutata l’aria, ha tirato fino all’ultimo sul prezzo cercando di pagare il Foggia meno di quanto avrebbe potuto. Fosse dipeso da lui (del resto lo ha ribadito in più di un’occasione) non avrebbe messo un euro sul piatto, invece dovrà accollarsi una parte dei debiti residui che è come se pagasse il titolo sportivo.
Così anche Casillo ha dovuto rinunciare a qualcosa per rimettere le mani sul Foggia, ma il più a questo punto sembra fatto. Il grosso della debitoria, come da accordi, ricadrà sui vecchi soci i quali alla fine di. questa girandola dovranno accollarsi 1,2 milioni di euro sempre che Casillo la spunti sui 400mila euro offerti. Il Foggia torna a Casillo, per molti sembra ancora un film.

Massimo Levantaci